Bomba d’acqua a Cortina d’Ampezzo, Prefettura: rischio nuove frane ed esondazioni

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La Prefettura di Belluno ha attivato dalle prime ore di stamane un tavolo di coordinamento per far fronte all’emergenza legata alla frana, che ha provocato la morte di una donna a Cortina d’Ampezzo. “Le esondazioni ed i consistenti movimenti franosi che hanno interessato gli alvei del Rio Gere e del torrente Bigontina hanno provocato seri danni nel centro abitato della frazione di Alvera’, rendendo necessaria l’attivazione del sistema provinciale di protezione civile. Dai sopralluoghi effettuati da personale tecnico dei Vigili del Fuoco, della Regione Veneto e della Provincia di Belluno, e’ emersa la possibilita’ che, a seguito di fenomeni meteorologici avversi, si riattivino movimenti franosi ed esondazioni, tali da determinare ulteriori rischi per la pubblica incolumita’ nella zona gia’ colpita. Cio’, anche in considerazione dell’avviso di criticita’ emesso oggi dal Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto che segnala, dalle ore 14 odierne alle 8 di lunedi’, una fase di preallarme per temporali intensi sul Veneto settentrionale“: lo spiega in una nota la prefettura. “Il tavolo di coordinamento, coordinato dal prefetto Francesco Esposito, e’ ora al lavoro per valutare con il supporto delle componenti tecniche la prosecuzione degli interventi per il ripristino delle condizioni minime di sicurezza della zona, la delimitazione delle aree di rischio e concordare con il sindaco le misure piu’ urgenti tra cui anche un piano di evacuazione delle abitazioni maggiormente esposte e piu’ prossime ai punti toccati dalla frana. Il piano di evacuazione sara’ accompagnato da misure di vigilanza, da parte delle Forze di Polizia, alle abitazioni che saranno lasciate vuote per ragioni di sicurezza. Al contempo e’ stata condivisa con Veneto Strade l’opportunita’ di mantenere la chiusura della SR.48 delle Dolomiti da Cortina d’Ampezzo e fino al Passo Tre Croci al fine di completare le verifiche nel tratto in prossimita’ del Rio Gere e di garantire la viabilita’ per i mezzi di soccorso, in caso di nuova emergenza“. “Tutte le componenti del sistema si sono adoperate, sin dalle prime fasi dell’emergenza, per garantire un ritorno alla normalita’ nel tempo piu’ breve possibile ma, nel frattempo, l’attenzione e’ rivolta prioritariamente alla sicurezza delle persone“.

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