Siamo in Salento. E’ qui che sorge Torre dell’Orso, facente parte delle Marine di Melendugno assieme a Roca Vecchia, San Foca, Torre Sant’Andrea e Torre Specchia. Sabbia bianchissima e finissima, acque cristalline, una fittta pineta fanno da cornice a questo incantevole luogo, situato sulla costa adriatica, a pochi chilometri dalle più note Lecce e Otranto, insignito più volte del fregio di Bandiera Blu e delle 5 Vele di Legambiente, al fine di sottolinearne la sostenibilità turistica. Tra le più gettonate mete estive per chi decide di trascorrere qualche giorno in Puglia, ideale sia per gli amanti della spiaggia, che viaggiano con i piccoli al seguito, che per gli amanti della natura più selvaggia, regalano ai visitatori scenari da sogno tra cui i famosi Faraglioni delle Due Sorelle, tra i più fotografati del Salento. La leggenda delle Due Sorelle, tra le più affascinanti del territorio salentino, narra di due sorelle dalle fattezze meravigliose che, un giorno, lasciata la campagna , si recarono al mare per cercare un pò di frescura e refrigerio alla calura estiva. Si recarono sulla scogliera della baia de Torre dell’Orso e lì soffiava un venticello odoroso di mare e di pini silvestri così intenso e ammaliante che la sorella più giovane si sentì sempre più atratta dal mare, sicchè catturata dalle tinte smaglianti e dell’invitante frescura, senza esitare, si lanciò nel vuoto in un atto disperato d’amore. Le grida della ragazza, che invano si dibatteva tra la schiuma, attirarono l’altra sorella che, a sua volta, si buttò nel vuoto nel tentativo di strapparla alla morte. Invano: in pochi istanti il mare si trovò a cullare due corpi inermi e senza vita… Le grida delle due sorelle furono udite da un pescatore che si recò sul luogo e scrutò il mare, ma nulla vide se non , per la prima volta, due alti faraglioni posti l’uno a fianco all ‘altro, del tutto identici, che sembravano abbracciarsi. Sulla via del ritorno, sconcertato e turbato, il pescatore, per non aver mai notato prima quelle bellezze naturali, decise di chiamare quel luogo: le due sorelle. L’origine del nome “Torre dell’Orso” non è chiara. L’ipotesi più accreditata lo fa derivare da Urso, cognome della famiglia che gestiva questa zona nell’antichità,mentre c’è chi sostiene che possa derivare da Sant’Orsola, tenendo presente che la grande maggioranza delle torri costiere salentine sono state dedicata ai Santi. Di certo a Torre dell’Orso tra relax e divertimenti, non c’è modo d’annoiarsi. Oltre a tuffarsi nelle sue splendide acque è possibile girovagare per giardini pubblici, rosticcerie, pizzerie, gelaterie, chioschetti, negozi di souvenir o usufruire di piste da ballo all’aperto e minigolf. La movida notturna cresce di anno in anno. In alternativa, è possibile riscoprire le vecchie tradizioni grazie alle numerose sagre e feste locali.