L’incendio che continua ad ardere sul monte Giano, “al di la’ delle sterili polemiche sull’origine, anche celebrativa, di 20mila pini che disegnavano il nome ‘Dux'”, si prefigura “come una notevole ferita ambientale” ed e’ “causa dell’avvio di un robusto dissesto idrogeologico”. Lo sottolinea Fabio Refrigeri, assessore Infrastrutture, Politiche abitative ed Enti locali della Regione Lazio, rilevando che “ancora stamane ampie parti degli 8 ettari di pineta, piantata nel 1939 in omaggio a Benito Mussolini dalla Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale, sono in preda alle fiamme e quel che piu’ e’ grave non e’ tanto la scomparsa della scritta ‘Dux’, visibile osservando i pini dall’alto, quanto le migliaia di radici che, aggredite dal fuoco, non saranno piu’ in grado di drenare e compattare il versante del monte. Per quanto nelle mie competenze – afferma l’assessore – attivero’ gli strumenti di monitoraggio ed intervento da parte della Direzione competente, chiedendo il coinvolgimento della Protezione civile e dei geologi”. Refrigeri auspica infine “la piu’ stretta collaborazione con il sindaco di Antrodoco, che sta assistendo ad una calamita’ nefasta per l’equilibrio del proprio territorio”.