La Babele di dialetti e il miracolo di Ischia: ecco il dialogo campano-toscano tra il piccolo Ciro e il pompiere di Firenze

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Sono stati momenti difficili quelli di ieri mattina ad Ischia: mentre i vigili del fuoco cercavano di raggiungere il piccolo Ciro, il bambino era ancora sotto le macerie della sua casa crollata per il terremoto. Ciro parlava con forte accento napoletano, usando espressioni dialettali e invitando i pompieri a far presto, mentre un vigile del fuoco toscano lo invita alla calma. Il pompiere parlava in fiorentino, e Ciro non capendo chiedeva chiarimenti a un altro vigile, quest’ultimo napoletano. Solo così il dialogo tragicomico prende la giusta piega e tutto si risolve per il meglio. Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco, ha riportato l’intero dialogo:

Ciro: “Muvitv!” (Sbrigatevi!)

Pompiere di Firenze: “Un ave’ furia” (Non avere fretta)

Ciro: “Ca’ itt chist?!” (Che ha detto questo?)

Pompiere di Napoli: “Nun ghi e press” (Non andare di fretta).

E’ stato “il dialogo più bello nel miracolo di #Ischia. Abbiamo sorriso tutti“, ha scritto lo stesso Luca Cari sul social media.

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