”Martedi’ incontreremo la dirigenza di Anbi Lazio e i commissari per sollecitare misure straordinarie per limitare le perdite, gia’ gravissime, causate alle aziende agricole dalla siccita’ e dalla impossibilita’ di irrigare le coltivazioni’‘. E’ quanto comunicato da David Granieri, presidente regionale della Coldiretti, che riapre la vertenza Lazio dopo il primo confronto avuto a luglio con gli assessori regionali all’agricoltura, infrastrutture e ambiente. All’ordine del giorno, ricorda il presidente, anche il processo di integrazione dei Consorzi di bonifica nel Lazio, visto che da dicembre la riorganizzazione voluta dalla legge regionale ne ha ridotto il numero portandoli da dieci a quattro.
”Ci risulta che finora – aggiunge Aldo Mattia, direttore della Coldiretti del Lazio – nessuno dei commissari incaricati del riassetto amministrativo e funzionale delle bonifiche abbia raggiunto l’obiettivo, con ripercussioni sulla operativita’ dei consorzi e sulla loro capacita’ di reazione rispetto a una crisi idrica di portata storica che, settore dopo settore, sta azzerando la produzione agricola regionale”.
I danni causati dalla siccita’ nel Lazio sono ingenti, con perdite stimate che superano i 200 milioni di euro. Pesano, nel quadro generale delle criticita’, la mancata adozione di misure per il contenimento della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali e i ritardi nelle attivita’ di bonifica ambientale della Valle del Sacco tra le province di Roma e Frosinone, dove centinaia di imprese sono in attesa di conoscere quale debba essere il loro futuro produttivo. Al bilancio dei danni diretti vanno aggiunti i maggiori costi per irrigare frutta, ortaggi, vigne e uliveti e le spese che gli allevatori dovranno sostenere per comprare il foraggio devastato dai cinghiali.