“Da una verifica con tutte le nostre sedi provinciali della Sicilia emerge un quadro abbastanza allarmante per quel concerne i danni alle produzioni agricole provocati dall’anomalo andamento climatico“: lo scrive il presidente della Confagricoltura siciliana in una nota diretta all’assessore regionale all’Agricoltura ed al dirigente generale. “Il mix caldo torrido/siccita’ sta interessando in particolare la quasi totalita’ delle coltivazioni tipiche siciliane. Oltre al danno per la perdita di prodotto c’e’ da rilevare il contestuale aumento dei costi di produzione ed in particolare per quelli riguardanti l’irrigazione. Anche a causa delle straordinarie temperature, che per diversi giorni hanno superato i limiti di guardia, le irrigazioni, anche quelle di soccorso, stanno necessitando di un quantitativo superiore di acqua (a causa dell’evaporazione) e di un numero superiore di passaggi rispetto alle medie stagionali. Questo sta comportando un consequenziale aumento dei costi energetici, per l’attingimento e la distribuzione dell’acqua, che verosimilmente puo’ essere stimato in tre/quattro volte maggiore rispetto alle medie normali. Per le stesse colture arboree, come agrumi ed oliveti, e’ in atto, a causa dello stress idrico delle piante, un fenomeno di cascola abbastanza accentuato ed ancora in corso di svolgimento“.