Sono state almeno trecento le segnalazioni per un totale di quattro milioni di danni: sono queste le conseguenze della siccità sull’agricoltura umbra. Per l’assessore regionale alle Politiche agricole, Fernanda Cecchini, intervenuta per fare chiarezza in merito alle voci che si rincorrono circa la richiesta di stato di calamità a fronte della perdurante siccità che sta affliggendo le produzioni agricole e le aziende umbre, “la richiesta dello stato di calamità in quanto tale, da parte della Regione dell’Umbria, non permetterebbe di compensare i danni agli agricoltori per perdite di produzioni: questo perché la normativa attualmente in vigore (legge 102/2004), prevede che gli agricoltori debbano essere assicurati per tali eventi ricevendo appositi aiuti per le assicurazioni, vietando esplicitamente la compensazione delle perdite di produzione“.
“Questo periodo di siccità -spiega Cecchini- è però del tutto anomalo ed eccezionale, si associa alla crisi idrica che interessa tutta la Regione, viste anche le difficoltà del Bacino di Montedoglio di rilasciare quantitativi sufficienti e costanti di acqua e sta interessando pesantemente anche le Regioni già colpite dagli eventi sismici. Ritengo dunque che dovrebbe essere affrontato con norme apposite ed anche in deroga rispetto alle attuali”. “Per questo ho inviato -continua Cecchini- una lettera al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, così come hanno fatto anche altre regioni interessate, informandolo che stiamo effettuando la ricognizione dei danni ai fini della perimetrazione delle zone colpite. Mi risulta che il governo si è mostrato sensibile alle nostre proposte e comunque, fin dai primi giorni di luglio, abbiamo attivato gli uffici regionali sul territorio e le organizzazioni professionali agricole per raccogliere le segnalazioni dei danni da parte delle aziende“.
“Ad oggi -sottolinea l’assessore- solo agli uffici regionali del Broletto sono arrivate circa 150 segnalazioni per oltre 2 milioni di danni, si stima che altrettante segnalazioni siano arrivate agli uffici di zona”. Le segnalazioni continueranno ad essere raccolte dagli uffici territoriali delle ex-comunità montane e potranno essere presentate anche per le coltivazioni di olivi, vigneti, girasole, frutta ecc. per le quali i danni potranno essere quantificati soltanto al momento della raccolta. “Saremo così pronti -conclude l’assessore Cecchini- non appena le norme ce lo consentiranno, a fornire al ministero la delimitazione delle aree danneggiate e quantificare il danno con un’apposita delibera di giunta e con il conseguente decreto della presidente”.