L‘Islanda conta una popolazione pari a 330 mila abitanti, ma sono solo uno o due i bambini all’anno che nascono con la sindrome di down.
A fare i calcoli è stata la Cbs News che ha condotto uno studio circa la natalità sull’isola dell’Europa settentrionale, ponendola in stretta correlazione alla malattia genetica.
Pare che l’Islanda stia diventando il primo Paese in cui non nascono bambini affetti dalla sindrome di Down; il motivo? Semplicemente i controlli di routine.
Infatti da diverso tempo la stragrande maggioranza delle donne in gravidanza, sottoponendosi agli screening fetali , hanno deciso, dal momento in cui è stata diagnosticata al feto la sindrome di Down, di interrompere volontariamente la gravidanza; possibilità concessa sull’isola entro le le 16 settimane successive alla scoperta della condizione genetica del bambino.
Al momento la percentuale di abitanti senza sindrome di Down si avvicina di molto al 100 per cento, un risultato che tiene largamente le distanze dagli altri Paesi del mondo: basti pensare agli Stati Uniti in cui ogni anno nascono circa 6mila bambini affetti dalla sindrome, a fronte di una popolazione di circa 323 milioni di abitanti.