”Nel mio progetto per il pianeta Rosso avremo esseri umani su Marte entro il 2039 , e’ un cammino verso la creazione di una vivibilita’ permanente sul pianeta, questa volta senza bandiere, prime impronte e cosi’ via. Come fu per lo sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna. Si tratta del piano per collegare la Terra alla Luna e a Marte”: queste le parole del secondo l’uomo a mettere per secondo il piede sul satellite: Buzz Aldrin. In un articolo scritto dall’astronauta stesso, Aldrin critica la NASA per le varie iniziative – dalla Stazione internazionale spaziale a Orion – che assorbono tutto il budget dell’Agenzia spaziale, impedendo di realizzare in breve tempo un progetto per l’esplorazione di Marte in collaborazione con altre nazioni. Aldrin ha sollecitato la formazione di una commissione presidenziale che possa lanciare il progetto relativo a Marte con equipaggi internazionali entro il 2019, anniversario dello sbarco della missione Apollo.