Un asteroide di 30 metri sfiorerà la Terra passando a circa 44.000 chilometri di distanza: lo ha reso noto oggi l’Agenzia spaziale europea. Il sasso spaziale, da 15-30 metri, passerà ad un ottavo della distanza che separa il nostro pianeta dalla Luna, e “sfiorerà” i satelliti geostazionari, che orbitano a circa 36.000 chilometri. “Non toccherà la Terra. Questa è la cosa più importante da dire,” ha dichiarato Detlef Koschny del team di ricerca “Near Earth Objects” dell’Esa. L’eventuale ingresso nell’atmosfera di un corpo celeste di tali dimensioni potrebbe scatenare un’esplosione simile a quella avvenuta nel 2013 a Chelyabinsk, in Russia.
L’asteroide, chiamato TC4, è già passato vicino al nostro pianeta nell’ottobre del 2012, ad una distanza doppia di quella prevista per quest’anno. Gli scienziati sapevano che l’appuntamento con TC4 sarebbe caduto quest’anno, ma è solo nelle ultime ore, grazie al Very Large Telescope dell’Esa in Cile, che è stato possibile localizzare l’asteroide e determinarne la distanza con maggiore precisione. “È dannatamente vicino“, ha spiegato Rolf Densing, responsabile del Centro europeo delle operazioni spaziali a Darmstadt, in Germania. “I satelliti più lontani orbitano a 36.000 chilometri, quindi passerà davvero a un soffio“, ha detto alla AFP. “Per il momento questa previsione è abbastanza certa“.
Finché l’asteroide rimarrà visibile, gli astronomi cercheranno di studiarlo per ottenere il maggior numero di informazioni possibili, anche sulla sua composizione. La campagna di osservazione, che rientra in una più ampia iniziativa internazionale coordinata dalla NASA, sarà un’ottima opportunità per testare la capacità di identificare e tracciare i Neo, oltre che le strategie da assumere in caso di reale minaccia.
Gli asteroidi conosciuti – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – sono alcune centinaia di migliaia e una decina di migliaia è definita NEO, oggetti cioè che hanno rotte che possono incrociare quella della Terra: per questo l’Europa dello spazio si è dotata di di uno specifico programma, lo Space Situational Awareness (SSA) e diversi centri di coordinamento, tra cui in Italia, presso il centro ESA di Esrin.