Al via la missione della nave da ricerca Ogs Explora dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste che fino al 10 settembre andrà a caccia di indizi di rischi sismici e da tsunami studiando le faglie nei mari del Sud d’Italia. La missione si svolge nel Canale di Sicilia e nel Golfo di Taranto ed i ricercatori porteranno avanti due campagne del progetto Fastmit-FAglie Sismogeniche e Tsunamigeniche nei Mari Italiani con l’obiettivo di stimare i rischi naturali delle zone costiere e la sicurezza delle infrastrutture offshore. “Con la nostra attività vogliamo approfondire la conoscenza e raccogliere informazioni sulle strutture tettoniche nei mari che bagnano l’Italia, in particolare in alcune aree campione in Nord Adriatico, Golfo di Taranto, Canale di Sicilia e Mar Tirreno meridionale” spiega la coordinatrice di Fastmit, la geofisica di Ogs Giuliana Rossi. I risultati degli studi saranno preziosi, segnala l’Istituto triestino, “per la definizione della pericolosità da terremoto e tsunami che caratterizzano le aree costiere italiane, particolarmente critiche per l’alta densità abitativa e la concentrazione di infrastrutture classificate come Rir-Rischio di Incidente Rilevante nelle recenti mappe dell’Ispra“.
“L’Italia e i mari che la circondano rappresentano l’evoluzione del margine tra le placche europea e africana, e in quanto tali sono sede di intensa attività geodinamica. Tuttavia, permangono ampi vuoti conoscitivi che puntiamo a colmare con questo progetto, ampliando le conoscenze per le quattro aree di studio: i Golfi di Trieste, Venezia e Taranto e il Canale di Sicilia” precisa Silvia Ceramicola, responsabile della campagna che vedrà impegnata Ogs Explora nel Golfo di Taranto dal 3 al 10 settembre.
“Il Canale di Sicilia è un’area marina poco conosciuta dal punto di vista morfologico, strutturale, e soprattutto sismologico, mentre molte delle strutture geologiche responsabili della sismicità nella zona del Golfo di Taranto sono controverse. È fondamentale quindi acquisire nuovi dati geologici e geofisici, di alta qualità, in queste due zone dei mari italiani” precisa Emanuele Lodolo, responsabile della campagna OGS Explora nel Canale di Sicilia dal 25 agosto al 1 settembre.
Fastmit, progetto premiale finanziato dal Miur vede la collaborazione dei due principali enti nazionali, Ogs e Ingv che operano nell’ambito dei rischi geologici a terra e a mare. E i risultati attesi, indica infine Maria Cristina Pedicchio, presidente dell’Istituto triestino, “forniranno un importante contributo alla conoscenza delle strutture sismogeniche dei mari che bagnano l’Italia: conoscenza che contribuirà a precisare meglio, e se necessario correggere, le stime della pericolosità sismica e da maremoto“.