“Al momento, dopo la scossa delle 20.57 di ieri sera sono stati registrati circa una ventina di eventi di bassissima magnitudo tra 0.4 e 1.0 rilevata dagli strumenti“. Ad affermarlo all’Adnkronos è Salvatore Stramondo, direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a proposito del terremoto che ieri ha colpito Casamicciola ad Ischia. L’istituto comunque non esclude che ci possano essere altre scosse di una certa magnitudo. “Non si può escludere -spiega Stramondo– che la sismicità prosegua nell’area colpita dal terremoto di ieri sera“. Il terremoto di Casamicciola di ieri è stato “di natura tettonica in area vulcanica, e come tale andrà studiato a fondo perché può produrre effetti di amplificazione molto vari. Ma – aggiunge – nei mesi scorsi non ci sono stati eventi sismici che lasciavano presagire una scossa tale“. La magnitudo 4.0 (Magnitudo Durata) stimata in maniera definitiva tuttavia, secondo il sismologo, “non giustifica il crollo di una o più case“. Quanto alla valutazione che ieri sera, l’Ingv nell’immediatezza del sisma, ha fatto comunicando una magnitudo più bassa di 3.6 che poi è stata rivista, a 4.0, all’inevitabile polemica e disorientamento che può creare risponde: “Noi abbiamo l’obbligo di dare una prima comunicazione alla Protezione civile entro 2 minuti dal sisma – sostiene Stramondo – quindi una prima valutazione viene fatta in tempi minimi, si tratta della magnitudo locale, ovvero della energia dissipata“.
“Il caso in questione è effettivamente particolare – sostiene ancora l’esperto – perché essendosi verificato un terremoto in area vulcanica così come per Campi Flegrei e Vesuvio, l’Osservatorio Vesuviano dispone di una rete locale che rileva i sismi attraverso stazioni (sismometri). Le informazioni sono state integrate con quelle della rete sismica nazionale dell’Ingv. Ecco perché anche la profondità è stata ricalcolata da 10 a 5 km, in un secondo momento. E la stima è stata migliorata“. D’altra parte la zona, come si sa, in passato è stata colpita da eventi sismici ben più forti, uno per tutti quello del 1883 e viene quindi monitorata costantemente. Intanto, giovedì prossimo, il 24 agosto, a un anno esatto dal terremoto che ha colpito Amatrice e il centro Italia, l’Ingv apre le porte al pubblico e ai giornalisti per presentare “i risultati del lavoro svolto dall’istituto durante l’anno, quanto di nuovo è stato compreso sulla dinamica dei terremoti e come l’Ente intende impegnarsi nello studio della sismicità” secondo quanto si legge sul sito dell’Ingv. Pur essendo un evento programmato in precedenza sarà presumibile che gli esperti, fanno sapere dall’Ingv, parleranno anche del recente terremoto di Casamicciola a Ischia. Aprirà i lavori il presidente dell’INGV, Carlo Doglioni. Interverranno anche il direttore della Struttura Terremoti-Ingv, Daniela Pantosti, il direttore del Centro Nazionale Terremoti-INGV, Salvatore Stramondo e il sismologo Ingv, Antonio Piersanti.