Terremoto, Marini ai giornalisti: “aiutateci a raccontare la verità, qui dal 1997 abbiamo scelto la strada del miglioramento sismico”

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“Aiutateci a raccontare la verita’ con trasparenza perche’ potremmo fare prima e piu’ velocemente nell’interesse delle nostre comunita'”: e’ l’appello ai giornalisti di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, nel corso del suo intervento all’interno del consiglio comunale aperto che di e’ svolto a Norcia a un anno dalla prima scossa di Terremoto che porto’ morte e distruzione nel Centro Italia. “La stampa e i giornalisti sono stati preziosi e possono essere degli alleati importanti se ci aiutano a raccontare che c’e’ stato anche un Paese che e’ stato in grado di reagire. Non chiediamo di dirci se siamo o non siamo stati bravi, ma semplicemente raccontare cio’ che e’ la verita'”, ha aggiunto Marini. “Non possiamo continuare a leggere se ci sono o non ci sono i soldi, se le stalle sono state consegnate o meno, ci sono dei dati e dei fatti oggettivi e questo vi chiediamo di raccontare con esattezza, anche e soprattutto per evitare di generare confusione nelle persone”, ha concluso.

“Dopo il sisma del 1997 si e’ scelta la strada del miglioramento sismico degli edifici, e’ stata operata la riclassificazione e la microzonazione sismica del territorio. Questo bagaglio di norme e conoscenze rendera’ piu’ veloce la ricostruzione. Favorita, rispetto al passato, anche dal fatto di poter contare su risorse certe. I privati, ad esempio, possono avvalersi del credito d’imposta che permettera’ ai cittadini di decidere con i propri tempi e di poter accedere alle risorse senza aspettare gli stanziamenti per le singole regioni”: e’ quanto ha detto la presidente della Regione, Catiuscia Marini, nel corso del consiglio comunale aperto di Norcia. Presenti anche il vicepresidente Fabio Paparelli e gli assessori Antonio Bartolini e Fernanda Cecchini. “L’obiettivo comune – ha sottolineato Marini – e’ di elevare il grado complessivo di sicurezza mantenendo le comunita’ sul proprio territorio. E cio’ vale per tutti gli edifici, privati e pubblici, fra i quali gli edifici scolastici, dove oggi si e’ fatto un salto di qualita’ con l’adeguamento sismico. In questo contesto rappresenta un passaggio fondamentale anche la messa in sicurezza e il ritorno alla piena fruibilita’ dei beni culturali che costituiscono un tratto distintivo dell’Umbria e del suo territorio, sono una risorsa spirituale e di identita’ del territorio”. “Come Regione – ha detto ancora la presidente – siamo impegnati a costruire con le forze economico-sociali, con le comunita’ e le amministrazioni locali un percorso condiviso per definire una ricostruzione che, attraverso uno sforzo di programmazione e le risorse a disposizione, facciano ritornare i luoghi colpiti vivi e vitali. Relativamente alla ‘governance’, il processo di ricostruzione sara’ piu’ veloce, sicura e di qualita’ se verranno messe a leva le competenze presenti sul territorio, con un ruolo maggiore delle amministrazioni territoriali, Regione e Comuni. In Umbria – ha concluso Marini – abbiamo gente di qualita’, e questa e’ una sfida che possiamo cogliere e che siamo in grado di vincere”.

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