Uova contaminate: anche in Toscana numerosi sequestri e non è finita, i controlli proseguono

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Anche in Toscana sequestrate uova a rischio fipronil, nella provincia di Grosseto. In un esercizio di Orbetello una partita di circa 250 uova, provenienti da un allevamento laziale di Viterbo è stata posta in blocco sanitario dall’Ausl Sud Est in via precauzionale. I controlli sono proseguiti ieri in 3 esercizi commerciali di Capalbio, sulla base di una nuova segnalazione di allerta attraverso il Saram (Sistema di allerta rapido alimenti e mangimi) della Regione, anche in questo caso in relazione alla commercializzazione di uova provenienti dallo stesso allevamento di Viterbo. E come a Orbetello, i tecnici Ausl stanno effettuando il sequestro cautelativo delle UOVA. A fare il punto in una nota è la stessa Regione, che “intensifica i controlli, peraltro già avviati nei giorni prima di Ferragosto – precisa – immediatamente dopo l’allerta giunto dal ministero della Salute. In quei giorni la Regione aveva dato ai servizi di prevenzione delle Asl disposizioni per i campionamenti, eseguiti nella settimana di Ferragosto. Secondo le disposizioni del ministero, sulla base degli stabilimenti presenti in Toscana (una ventina di stabilimenti di confezionamento UOVA), erano stati fatti 7 campionamenti: 4 sulle UOVA e 3 sul pollame. Tutti e 7 i campioni analizzati sono risultati conformi, cioè privi di tracce di fipronil”.

“Questo pomeriggio – prosegue la Regione – dall’assessorato al Diritto alla salute partirà una lettera indirizzata ai servizi veterinari delle Asl, con l’indicazione di rafforzare le ispezioni negli stabilimenti di galline ovaiole, verificando il corretto utilizzo di prodotti antiparassitari”. Dall’assessorato arriva comunque “una rassicurazione sulla bassa tossicità della quantità di fipronil presente nelle uova. Anche se le uova eventualmente contaminate fossero già state ingerite – dicono gli addetti ai lavori – il livello di contaminazione sarebbe comunque molto basso, ben al di sotto della soglia di rischio. “Non ci sono rischi immediati per i consumatori che hanno utilizzato le UOVA messe in vendita negli esercizi oggetto di controllo – tranquillizzano anche dall’Ausl Sud Est – dal momento che i livelli di contaminazione rilevati sono sotto la soglia di tossicità acuta”.

“Apprendiamo da note di stampa che e’ stata convocata per lunedi’ una riunione al Ministero della Salute con le associazioni dei produttori per discutere della vicenda delle uova contaminate dalla sostanza Fipronil. Riteniamo che le associazioni che rappresentano i consumatori e che da anni ne tutelano i diritti, specialmente in tema di sicurezza alimentare, costituiscano una voce primaria e importante, che il Ministero non puo’ non ascoltare. Per questo non ci spieghiamo perche’ siano state convocate unicamente le associazioni dei produttori. In un confronto approfondito sul tema non puo’ mancare la rappresentanza dei cittadini consumatori”. Cosi’ Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori, in una nota. “Per questo- aggiunge l’associazione- auspichiamo una convocazione urgente da parte del Ministero, al quale rivolgeremo le nostre istanze relative alla maggiore trasparenza nella tracciabilita’ dei prodotti e ad all’implementazione dei controlli relativi all’utilizzo dei fitofarmaci e a tutta la filiera della lavorazione con uova”.

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