La rete tende a sostituire sempre più frequentemente l’esperienza diretta della vita e della cultura con immagini e rappresentazioni del mondo. Il computer appare come lo strumento universale, mediante il quale tutti i saperi e tutte le attività possono essere messi in comune. La tecnologia è sempre più pervasiva e sviluppata, tanto da trasformare le modalità di diffusione della conoscenza.
Queste le ragioni che, nello scenario contemporaneo, impongono una riflessione sulla posizione dello studente, nativo digitale e fruitore di nuove forme di comunicazione vincolata e veicolata dai media interattivi. La linea sottile di demarcazione, il limite tra reale e virtuale, sembra assottigliarsi sempre di più, al punto che gli attuali strumenti portatili – quali smartphone o altri device – sembrano essere un prolungamento indispensabile per l’esistenza delle nuove generazioni. La familiarità con i nuovi strumenti della comunicazione costituisce la funzione centrale nelle competenze individuali dei millennials, elemento fondante per l’acquisizione di nuove informazioni, conoscenze, saperi.
Le sfide, i rischi e le opportunità della scuola digitale saranno di scena ad ‘After Futuri Digitali – Modena Smart Life’, il primo festival nazionale della cultura digitale promosso da Regione Emilia-Romagna, insieme a Ministero dello Sviluppo Economico e al Comune di Modena, che si terrà a Modena dal 29 settembre al 1° ottobre 2017. L’evento porrà le basi per una nuova direzione della trasmissione dei saperi della scuola digitale: dalle forme tradizionali dell’insegnamento che seguono le logiche della comunicazione unidirezionale, sarà possibile familiarizzare con le prassi interattive indotte dalla digitalizzazione e dalla connettività a Banda Ultra Larga.
Alla scuola digitale è dedicata la conferenza “Dire, fare, twittare. Alla scuola serve la BUL” che si terrà il 29 settembre 2017 presso le Scuole Mattarella di Modena, dove si sono avviate importanti esperienze di integrazione con nuove forme di didattica: i nativi digitali detengono naturalmente le competenze nell’uso degli strumenti tecnologici, non devono apprendere il digitale, piuttosto comprenderne l’impiego. Interverranno, tra i tanti, Daniele Barca, dirigente scolastico delle ‘Scuole Mattarella’, Damien Lanfrey, consigliere del MIUR, e Alex Corlazzoli, maestro e collaboratore de ‘Il Fatto Quotidiano’. L’obiettivo è quello di tracciare la nuova funzione della scuola nel processo di apprendimento e sensibilizzazione al digitale: un ruolo che la investe di responsabilità, ma che concede il diritto di disporre delle condizioni infrastrutturali per farsi carico dell’educazione digitale degli studenti contemporanei.
Un efficace esempio di digitalizzazione in ambito didattico sarà presentato, nel corso di ‘After Futuri Digitali – Modena Smart Life’, presso la Galleria Europa del Palazzo del Comune di Modena, che per tre giorni ospiterà un’esposizione interattiva a cura di Altran, technical partner della manifestazione. Si tratta del robot e.DO, realizzato da Comau con la collaborazione tecnica di Altran e concepito per gli appassionati di robotica, che potranno cimentarsi in diverse applicazioni, e con finalità didattiche. I punti di forza di e.DO sono la modularità e l’impiego di tecnologie open source/hardware: il sistema può essere liberamente configurato e programmato ed è un buon punto di partenza per chiunque abbia voglia di cimentarsi con la complessità e le sfide della robotica.
La didattica digitale è protagonista anche di “Girls, makers and life changers – Storie di studentesse, di STEM, di digitale” del 30 settembre. Il programma della giornata prevede due momenti distinti presso la scuola Cavour di Modena: un laboratorio, attrezzato in collaborazione con la Palestra Digitale MakeItModena del Comune di Modena, dove le ragazze delle scuole medie e le ragazze delle scuole superiori che hanno partecipato al campus estivo Ragazze digitali di UNIMORE, lavoreranno insieme con le attrezzature disponibili; contemporaneamente l’Ufficio Scolastico regionale incontrerà gli Animatori digitali e i dirigenti scolastici per condividere la recente esperienza dei laboratori STEM – acronimo inglese che indica lo studio delle Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica – realizzati nel quadro del bando del Dipartimento delle Pari Opportunità “In estate si imparano le STEM”. Un appuntamento finalizzato a veicolare idee, spunti e consigli per intraprendere nelle scuole, su più larga scala, questi percorsi.
ll 23 settembre nel corso di “Before After”, le attività che anticipano il festival, le Scuole Mattarella saranno inoltre sede del laboratorio “La testa nel futuro – le nuove competenze digitali a scuola”. Un appuntamento per conoscere le opportunità aperte dal ‘Piano Nazionale Scuola Digitale’, che nella realtà modenese si traduce nell’introduzione dell’insegnamento del coding e making – linguaggio di programmazione e piccola manifattura digitale – fin dalla scuola primaria con il progetto ‘CodeitMakeit’ del Comune di Modena.
‘After Futuri Digitali – Modena Smart Life’ offrirà ad educatori, studenti, genitori e istituzioni l’opportunità di riflettere sulla scuola digitale e sull’introduzione di processi educativi che utilizzano strumenti innovativi. La classe digitale dirotta l’insegnamento verso nuovi profili che mettono in discussione le forme classiche di svolgimento dei compiti dell’insegnante e che richiedono inevitabilmente un aggiornamento costante. L’approdo ad una scuola digitale non è che il risultato di una società fondata sulla circolarità comunicativa e l’essere sempre connessi.