Alluvione Livorno, Codacons: stop al recupero abitativo dei seminterrati

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La tragica fine di una intera famiglia, annegata nella propria abitazione posta al piano seminterrato invaso dalle acque piovane, impone a tutti una seria riflessione sugli effetti della Legge Regionale n. 7/2017 con la quale la Regione Lombardia ha autorizzato (in deroga agli strumenti urbanistici ed alle norme sanitarie del Regolamento locale di igiene) la trasformazione ai fini abitativi dei vani posti nel sottosuolo dei fabbricati esistenti, con la possibilità di recuperare anche quelli di futura costruzione, dopo cinque anni dalla loro ultimazione.
Una normativa – spiega in una nota il Codacons – che si aggiunge a quella sui sottotetti e che produce l’effetto di far vivere – in “deroga” – decine di migliaia di famiglie in vani che lo stesso Regolamento regionale di igiene ritiene inidonei!

In caso di piogge consistenti gran parte del territorio della Lombardia è soggetto ad allagamenti, pensate cosa accadrebbe ai seminterrati di Milano o di qualsiasi altro comune della pianura Lombarda se si verificasse un nubifragio come quello di Livorno!

La legge in questione (che ha avuto effetto immediato dalla sua pubblicazione, il 13 marzo scorso) dà tempo fino al 31 ottobre ai comuni per escludere, motivatamente, solo “parte” del proprio territorio dalla sua applicazione, ma nel frattempo è operativa a tutti gli effetti e chi volesse può trasformare la sua cantina in abitazione, con una semplice SCIA senza dover neppure pagare gli oneri di urbanizzazione…

Il Codacons chiede quindi al presidente Maroni, alla Giunta ed al Consiglio regionale di “sospendere la normativa in questione, in attesa di rivederne il contenuto e le modalità di applicazione che ora hanno maglie troppo larghe.
Anche per non essere ritenuti moralmente corresponsabili di future sciagure.

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