”Quando si progettano le opere idrauliche, dalla normativa nazionale via giù discendendo anche a quella regionale, ci sono degli ordini di grandezza di progettazione che prevedono che le opere idrauliche vengano progettate con tempi di ritorno pari a 200 anni, cioè si ipotizza che un evento possa avvenire una volta ogni duecento anni. In questo caso stiamo parlando di un evento una volta ogni cinquecento anni”: lo ha dichiarato Roberto Pandolfi, ingegnere e dirigente presso il consorzio di bonifica Toscana Costa, riferendosi all’alluvione che ha colpito Livorno, in un’intervista a Simone Spetia a Effetto Giorno su Radio 24.
”E’ tutta una questione di accettazione del rischio, ma questo vale per qualunque tipo di struttura, non solo per l’idraulica. Quindi chiaramente oltre un certo limite è difficile prevedere quale può essere l’evento. Le casse se sono per un evento di duecento anni, come ha dichiarato anche stamattina il consulente professor Pagliara dell’Università di Pisa, stiamo parlando di altezze di pioggia di 150 millimetri, ne sono caduti 260 nello stesso periodo di tempo, capisce bene che siamo a 100 millimetri in più, quindi significa una lama d’acqua di 10 centimetri su tutto il bacino idrografico”.