Ambiente, “Puliamo il Mondo”: oltre 600 mila i volontari scesi in campo in tutt’Italia

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Oltre 600 mila in tutt’Italia i volontari scesi in campo per Puliamo il Mondo, un week-end alternativo di grande rilievo sociale e civile: la 25esima edizione della kermesse ambientalista nata sulla scia di ‘Clean up the Word’, il più ampio evento internazionale di volontariato ambientale, anche quest’anno ha unito tutta Penisola coinvolgendo 4mila località e 1600 comuni. L’iniziativa, organizzata in Italia da Legambiente in collaborazione con la Rai e dedicata quest’anno all’economia circolare, ha visto questo fine settimana (dal 22 al 24 settembre) cittadini di ogni età, associazioni, studenti, aziende, comunità straniere e detenuti collaborare tutti insieme per ripulire strade, piazze, parchi urbani, argini dei fiumi e tratti stradali lungo lo Stivale raccogliendo rifiuti di ogni tipo. Un’azione dalla forte valenza ambientale che Legambiente “porta avanti da 25 anni, coinvolgendo le persone in azioni di cittadinanza attiva per combattere insieme sporcizia e degrado, promuovere la tutela ambientale, una corretta raccolta differenziata” segnala l’associazione. “La grande partecipazione che abbiamo avuto anche per questa edizione di Puliamo il Mondo -afferma Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente- dimostra non solo la grande voglia di fare delle persone ma anche la loro attenzione e sensibilità ai temi ambientali, alla cura dei beni comuni e al tema dell’economia circolare“. L’Italia, osserva, “oggi sta vivendo un nuovo protagonismo proprio nel settore dell’economia circolare e può contare sull’attività di diversi campioni Made in Italy che recuperano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica e che non hanno rivali a livello internazionale“. Per Ciafani “ora è importante che anche la politica nazionale faccia la sua parte e definisca un quadro normativo stabile promuovendo la realizzazione di nuovi impianti di riciclaggio, completando la rete impiantistica italiana con gli impianti anaerobici per l’organico differenziato, promuovendo misure di sostegno alla prevenzione e alla filiera del riuso, innalzando la qualità dei controlli pubblici per stanare gli ecofurbi“. Per questo obiettivo “è urgente che il Ministero dell’Aambiente approvi i decreti attuativi della legge sulle agenzie ambientali per renderla pienamente operativa“.

In questo week-end di grande pulizia l’associazione ambientalista ha premiato, con un attestato simbolico, 56 comuni che in questi anni sono stati tra i più attivi e partecipativi alle edizioni di Puliamo il Mondo come ad esempio il comune di Lanciano (Ch), Folignano, Masullas (Or), Bussero (Mi).

Per Legambiente l’economia circolare “rappresenta l’economia del futuro, si tratta di un nuovo modello di sviluppo economico innovativo, sostenibile e a basso impatto ambientale che fa bene al Paese e che porta con sé nuove opportunità ambientali, economiche, sociali“. E, evidenzia l’associazione ambientalista, lo dimostrano i dati diffusi dalla Commissione Europea: 580 mila posti di lavoro stimati in Europa entro il 2030 con il raggiungimento degli obiettivi del pacchetto sull’economia circolare. Per questo l’associazione ambientalista, in questa edizione di Puliamo il Mondo, ha voluto raccontare “la sfida e le opportunità legate all’economia circolare, e allo stesso tempo condividere le esperienze di riuso e riciclo già in atto in diversi parti dalla Penisola“. Perché i rifiuti, se riciclati, “possono diventare una preziosa risorsa come dimostrano anche tante aziende virtuose che stanno percorrendo questa strada, ottimizzando virtuosamente la raccolta differenziata, il riutilizzo, il riuso, il riciclo e la riparazione di prodotti” sottolinea ancora Legambiente.

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