Arcole: “terra di mezzo”, terra di innovazione turistica

MeteoWeb

Forte del successo delle precedenti edizioni torna Vini, Vivi, Bici, il progetto di valorizzazione territoriale, voluto dal Consorzio di Tutela dell’Arcole doc e dalla Strada del Vino Arcole, in collaborazione con l’Associazione “AMEntelibera”, tre soggetti che hanno fatto proprio l’invito della Regione Veneto a rafforzare le collaborazioni esistenti tra settore agroalimentare e turistico per dare vita a offerte turistiche capaci di far breccia sui mercati internazionali.
Si tratta di un’iniziativa che promuove un modo diverso di vivere il territorio dell’Arcole: attraverso 4 itinerari turistici e cicloturistici dedicati sia al turismo di prossimità che all’incoming, i turisti che sceglieranno di partecipare a Vivi, vivi, bici, potranno percorrere i territori di produzione dell’Arcole, degustare i tipici prodotti enogastronomici e conoscere il paesaggio, le caratteristiche ambientali e le architetture. Gli itinerari proposti toccano le province di Verona, Vicenza e Padova, hanno una lunghezza media di 25 km e si sviluppano in parte su piste ciclabili e in parte su strade secondarie. I fiumi Adige, Alpone e Guà fanno da cornice naturalistica ai percorsi; gli antichi castelli, le ville veneziane e le preziose pievi li caratterizzano; i prodotti enogastronomici locali li qualificano.
«Con questo importante progetto di valorizzazione territoriale – sottolinea Roberto Pasini, presidente della Strada del vino Arcole – quella dell’Arcole si presenta come una vera e propria terra di mezzo, sintesi dei grandi percorsi del ciclo-turismo da est a ovest da nord a sud, dove il turista può ancora sperimentare i sapori di un’antica e radicata tradizione rurale, in cui la vita è ancora legata al flusso delle stagioni».

La denominazione dell’Arcole si conferma dunque, ancora una volta, un volano strategico in grado di collegare le differenti eccellenze territoriali quali il Radicchio Rosso di Verona, la Patata Dorata del Guà, il Mandorlato di Cologna Veneta, l’Asparago Settembrino, il Melo Decio di Belfiore, il prosciutto crudo di Pressana, tutte eccellenze che da anni la Strada del vino Arcole punta a valorizzare.
E proprio per raccontare le peculiarità dell’Est Veronese attraverso i piatti della tradizione e i sapori di una volta, il 22 settembre sarà ad Arcole la troupe di “Ricette all’Italiana”, il programma Mediaset condotto da Davide Mengacci, in onda tutte le mattine su Rete4.
Tra i protagonisti della puntata naturalmente il vino Arcole, principe all’interno di questo ricco comprensorio produttivo e, di fatto, trait d’union tra paesaggio, architettura e prodotti della buona tavola.
«È il frutto di un intenso lavoro portato avanti con convinzione –– prosegue Pasini – Quando si lavora per fare promozione, è necessario coinvolgere tutti le realtà impegnate su quel preciso territorio, con un indispensabile gioco di squadra. Per questo come Strada del Vino ci impegniamo fortemente nel coordinare nuove sinergie promozionali a livello territoriale».

La denominazione dell’Arcole, con le sue 1500 imprese viticole, comprende un territorio di oltre 3500 ettari di vigneto che interessano completamente i comuni veronesi di Arcole, Cologna Veneta, Albaredo d’Adige, Zimella, Veronella, Zevio, Belfiore d’Adige, in parte quelli di Caldiero, San Bonifacio, Soave, Colognola ai Colli, Monteforte d’Alpone, Lavagno, Pressana, San Martino Buon Albergo con la totalità della superficie dei comuni berici di Lonigo, Sarego, Alonte, Orgiano e Sossano. Vengono coltivati i vitigni Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Grigio, Chardonnay.

Condividi