La Biblioteca degli Alberi sarà, una volta ultimata, il terzo parco pubblico più grande del centro di Milano. Si tratta di uno spazio pubblico in cui le singole specie sono radunate per creare sorprendenti “stanze vegetali” illuminate in modo diverso dal testo dl verde; con miniforeste alle quali si arriverà percorrendo viali e sentieri, collegati a fermate della metropolitana o degli autobus, con percorsi ciclabili e pedonali. Con i suoi 9,5 ettari di estensione, la Biblioteca degli Alberi è stata progettata dallo studio olandese Inside Outside/Petra Blaisse di Amsterdam, reinterpretando, in chiave moderna, l’idea del giardino romantico, con importanti collezioni di alberi , una vegetazione ricca e variegata, un’ampia gamma di spazi utilizzabili per le più svariate funzioni. I percorsi lineari si snodano per tutto il parco, mettendo in relazione aree interne ed esterne; i campi irregolari sono giardini ornamentali e architettonici, caratterizzati da prati o piccole piazze dagli usi svariati; le foreste circolari racchiufono gruppi di alberi a formare spazi interni in cui sostare o organizzare eventi. Il parco ospiterà 450 alberi di 19 specie arboree, 90.000 piante tra siepi, arbusti, rampicanti, piante acquatiche ed ornamentali. La Biblioteca è un luogo particolare, dove il cittadino ha potuto portare il suo contributo con la semina degli Alberi. Qui non ci sono libri, né scaffali, come avrete già intuito. Il parco, situato tra il Bosco Verticale, la Torre Unicredit e la piazza di Gae Aulenti, verrà terminato per agosto 2018 e qualcuno lo ha già definito “il nuovo giardino botanico di Milano” data la sua biodiversità: frassino, pioppo nero, storace americano, ginkgo biloba, betulla dell’Himalaya, pino nero, pioppo bianco, corniolo, bambù sono solo alcune delle specie che si possono ammirare percorrendo i diversi sentieri sparsi per il sito. Tanti gli spazi adibiti a teatri all’aperto, aree gioco, campi sportivi, terrazze, salotti, zone pic-nic, mercati e gallerie d’arte, sale per concerti, spazi per conferenze. Un parco fatto dai cittadini e, si spera, vissuto dalla collettività.