Il maltempo si è abbattuto violentemente sui terreni resi aridi da un’estate calda e siccitosa con la caduta in Italia del 41% in meno di pioggia ma in alcune regioni come la Toscana il deficit idrico è stato addirittura del 57% rispetto alla media: lo spiega la Coldiretti sulla base dei dati Cnr/Uce. Dopo una lunga assenza di precipitazioni il suolo diventa incapace di gestire il flusso idrico con conseguenti allagamenti e frane, spiega Coldiretti. L’andamento climatico anomalo dell’estate 2017 che conquista il posto d‘onore per il caldo con una temperatura superiore di 2,48 gradi alla media si classifica anche come la quarta piu’ siccitosa di sempre ha riguardato quest’anno – sottolinea la Coldiretti – anche aree come il Centro Italia, che storicamente non avevano problemi per la siccità. Le precipitazioni – continua la Coldiretti – per poter essere assorbite dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – al moltiplicarsi di eventi estremi per la tropicalizzazione del clima con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua, grandinate violente che hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 14 miliardi di euro in un decennio.