Tra le malattie croniche non trasmissibili il diabete costituisce sia a livello regionale sia nazionale un problema di sanità pubblica a causa dell’impatto che ha sui pazienti con i connessi danni umani, sociali ed economici derivanti.
Si impone quindi una diffusa riflessione e conoscenza sulle strategie di prevenzione, mirate alla riduzione dell’esposizione ai fattori di rischio che incorrono già a partire dalla vita embrio-fetale e nella primissima infanzia. Alimentazione non corretta e sedentarietà, con conseguenti sovrappeso e obesità, sono importanti fattori di rischio modificabili per il diabete e le altre malattie croniche.
Queste sono le premesse dei campi di attività della “Commissione Distrettuale Diabete” che il D. 2110 Sicilia e Malta ha posto in essere quest’anno chiedendo ai 94 Rotary Club di Sicilia e Malta di collaborare attivamente a forme di diffusione di attività di screening/prevenzione/diffusione della conoscenza.
Il Rotary Club Taormina, quest’anno presieduto dal giovane e dinamico Dott. Antonino Marcianò (noto farmacista locale) ha scelto questa tematica, unitamente ad altre, per mostrare come i Club Service possano legarsi fattivamente al territorio. Il Presidente ha stipulato un protocollo triennale “eSTATE in SALUTE” con un noto stabilimento balneare il “Lido di Naxos” nel quale il club service taorminese si impegna annualmente (e per tre anni) a fornire almeno due giornate/anno durante la stagione turistica, dove i Soci del sodalizio taorminese, tra i quali numerosi sanitari, si mettono a disposizione gratuita di tutti coloro che volessero sottoporsi ad attività sanitarie di screening/informazione gratuita.
La scorsa domenica oltre un centinaio di “utenti”, sia dello stabilimento, sia gente “di passaggio”, sia curiosi pervenuti tramite il passa-parola o le informazioni diffuse attraverso i media locali (anche e molto importanti i social), hanno affollato il gazebo approntato dal Rotary Club di Taormina all’interno del Lido di Naxos dove sono state approntate tre diverse postazioni sanitarie dove avvenivano le determinazioni ponderali, la misurazione pressoria, l’anamnesi ed infine la determinazione della glicemia. Successivamente veniva fornito sia assistenza legata alla divulgazione della corretta “dieta mediterranea” e la distribuzione di materiale informativo gratuito. Tutto ciò è stato reso disponibile attraverso la collaborazione con la Menarini diagnostics che ha fornito i kit sanitari e la collaborazione della Commissione distrettuale per il Diabete con il suo Presidente Dott. Pino Disclafani e la Dott.ssa Marina Pandolfo entrambi rotariani. Tutti i rotariani di Taormina presenti in gran numero, in particolare alcuni di loro medici si sono alternati alle varie postazioni sanitarie che in poco meno di tre ore hanno visto ben 98 pazienti presentatisi. Educhiamoci ad educare ripete sempre il Dott. Marcianò e questa iniziativa che fa tenere aperti gli occhi sui propri cari appare perfettamente centrata e coerente.
Questa azione sul territorio sulla tematica “prevenzione del diabete” ha vito il Rotary Club Taormina in sinergia con il Lido di Naxos essere il primo club del distretto ad attivarsi in tale senso. Al termine, previsto per la prossima primavera di questa attività di screening a livello distrettuale verrà esitata una “banca dati” sui valori raccolti e sugli individui che verrà inserita nella banca dati nazionali al fine di definire ulteriormente la diffusione di questa patologia e l’attività di screening. Quest’ultima svolta dal Club service taorminese è coincisa con la visita amministrativa al Club del Governatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta John de Giorgio. Questi ha avuto modo non solo di sottoporsi allo screening ma ha lodato l’impegno profuso dal Club sul territorio complimentandosi con il Presidente Marcianò anche per tutte le altre iniziative messe in cantiere e che vedranno la loro realizzazione nei prossimi mesi nell’areale di Taormina-Giardini. Come recita il motto internazionale di quest’anno, ecco che il Club di Taormina ha saputo agire dimostrando che “i Rotariani, fanno la differenza”.