Dopo il terremoto la lenticchia di Castelluccio è pronta per la vendita: -30% di produzione per la siccità, arriverà anche in Giappone

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La lenticchia del Terremoto pronta ad arrivare sugli scaffali dei negozi. “Una prima parte del raccolto di agosto e’ stata gia’ confezionata, ma il grosso sara’ messo in vendita verso la meta’ di ottobre“, spiega, all’ANSA, Gianni Coccia, portavoce degli agricoltori del borgo dei Sibillini distrutto dal sisma e socio della Cooperativa della lenticchia di Castelluccio di Norcia. “Sono ancora in corso i controlli del Parco agroalimentare tecnologico dell’Umbria per certificare la qualita’ del prodotto ai fini del marchio Igp: una volta terminati procederemo alla spedizione del prodotto“, aggiunge. E non finira’ soltanto sulle tavole degli italiani. “Una piccola parte della produzione e’ destinata all’estero e in particolare in Giappone e Gran Bretagna, mentre al momento il mercato americano ha subito uno stop a causa del sisma“, spiega Coccia. “Fuori dai confini nazionali mandiamo solamente il 5 per cento della lenticchia raccolta, mentre la percentuale sale fino al 15 per quanto riguarda gli altri cereali che produciamo, come il farro, la cicerchia e la roveia“, dice ancora l’agricoltore che, “al di la’ delle quantita’, e’ importante stare sui mercati internazionali anche per promuovere Castelluccio, la lenticchia e i prodotti della nostra terra sono degli ottimi ambasciatori nel mondo“. Quest’anno la produzione di lenticchia si e’ aggirata attorno ai 3.000 quintali, facendo registrare un calo di circa il 30 per cento a causa della siccita’. 

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