Emergenza Lago Massaciuccoli, ANBI: sarà triplicata l’area di fitodepurazione

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La Regione Toscana ha deciso l’ampliamento dell’area di fitodepurazione a servizio  del lago di Massaciuccoli (Il “lago di Puccini”), investendo 2,5 milioni di euro per triplicare le dimensioni di quella attuale; i lavori partiranno entro la fine dell’anno e daranno vita al più grande “depuratore naturale” d’Europa. Passerà infatti da 15 ad oltre 40 ettari la dimensione della zona umida, costruita dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord e che riceve acque reflue agricole, ecodepurandole con l’ausilio delle piante, prima di immetterle nel lago. Incoraggianti i dati di abbattimento dei nutrienti,  divulgati dal partner scientifico, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, a tre anni dall’avvio della sperimentazione: le acque trattate con la fitodepurazione risultano depurate al  45% dai nitrati ed al 73% dai fosfati, cause principali del proliferare di alghe.

“La fitodepurazione è non solo una valida soluzione per il trattamento delle acque, ma anche un efficiente metodo di ricarica delle riserve idriche sotterranee” sottolinea Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

“Sul riutilizzo delle acque reflue, benchè previsto dalle normative e sollecitato dall’Unione Europea, dobbiamo fare grandi passi avanti – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Le esperienze innovative condotte dai Consorzi di bonifica sono ancora una volta d’esempio.”

Permane intanto  difficilissima la situazione di sofferenza, in cui versa il lago di Massaciuccoli, il cui livello idrico è sceso ai minimi storici, a causa della straordinaria siccità, raggiungendo -59 centimetri sotto il livello del mare.

Sul lato degli apporti di acqua fresca al lago, la Regione Toscana ha riattivato il dismesso impianto idrovoro di Avane, che preleva acqua dal fiume Serchio, immettendola nel bacino lacustre. Il sistema funziona e, in base a studi condotti sui livelli idrici del fiume, potrebbe essere potenziato, raddoppiandone la portata da 250 a 500 litri al secondo.

“Se la Regione optasse per questa soluzione, saremmo disponibili alla gestione dell’impianto – conclude Ismaele Ridolfi, Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, annunciando anche, in Settembre, una giornata di pulizia straordinaria dai rifiuti scoperti in alcune aree del lago a seguito del ritiro delle acque.

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