Eruzione solare da record: inizia la tempesta geomagnetica sulla Terra, ma il picco deve ancora arrivare

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Come noto, il Sole ha generato nella giornata di ieri due potentissimi flare classe X: l’espulsione di massa coronale generata ha proiettato verso la Terra una nube di particelle cariche che raggiungerà il nostro pianeta probabilmente domani. Prima dei suddetti eventi, il 4 settembre, la nostra stella ha prodotto un’altra eruzione solare meno intensa (classe M): la bolla di plasma emessa dal Sole in quel frangente ha investito la Terra stamattina alle 5 e la tempesta associata sta generando interruzioni nelle comunicazioni radio nelle regioni polari.

Si tratta solo di “un assaggio” in quanto è atteso per domani l’arrivo della seconda nube di particelle, più intensa, emessa ieri dall’eruzione solare più forte degli ultimi 11 anni. Quella in atto è infatti una tempesta magnetica di moderata intensità, che si ripercuote principalmente nelle comunicazioni radio nelle regioni polari.

LA NOAA, l’Agenzia per l’Atmosfera e gli Oceani, ha invece confermato che l’arrivo della bolla di plasma generata dall’eruzione di ieri è previsto per domani, 8 settembre: la tempesta geomagnetica dovrebbe essere di classe G3 in una scala che va da 1 a 5. La nube di particelle potrebbe causare disturbi e blackout alle comunicazioni radio nelle regioni polari e anche a latitudini più basse, ma anche danneggiare i satelliti e si sistemi energetici.

Di seguito tutti i dettagli sulla situazione:

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