Le operazioni di smantellamento dell’impianto nucleare di Fukushima Daichi verranno ritardate di 3 anni: lo ha reso noto il governo giapponese, a causa dell’alto livello delle radiazioni presenti. Secondo l’esecutivo ciò non andrà a ripercuotersi sulla durata finale del progetto di disfacimento della struttura, tra i 30 e i 40 anni.
La rimozione delle barre di combustibile che si trovano all’interno delle vasche di contenimento dei reattori numero 1 e 2 inizierà nel 2023, mentre quelle del reattore numero 3 come pianificato nell’anno fiscale 2018.