“Al momento non possiamo dire con certezza se si sia trattato di un incendio di natura dolosa o meno. Stiamo Lavorando per capire cosa sia successo”. Lo affermano i vigili del fuoco intervenuti per spegnere le fiamme che sono divampate nella notte nel sito archeologico di Faragola, ad Ascoli Satriano, nel foggiano, causando danni “irrimediabili”, come ha scritto nella sua pagina Fb il presidente del Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici, l’archeologo Giuliano Volpe, professore di Archeologia all’Universita’ di Foggia. L’esperto è stato il primo a denunciare l’accaduto ipotizzando che si sia trattato di un incendio doloso. Al momento – rendono noto i vigili del fuoco – non sono stati ritrovati inneschi né tantomeno tracce di liquido infiammabile. Sul posto sta ancora operando una squadra di vigili del fuoco per bonificare la zona e per collaborare alle indagini avviate dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia.
“E’ stata incendiata la copertura“, scrive Volpe, “o forse – aggiunge – sono stati usati esplosivi. Il legno della copertura e’ ignifugo. Sembra roba di professionisti a giudicare dalle prime foto che ho ricevuto“. Nel sito di Faragola e’ stato individuato un esteso insediamento di eta’ romana e tardoantica. Nel tempo sono stati portati parzialmente alla luce alcuni ambienti residenziali di una ricca villa di cui e’ stata finora documentata soprattutto la fase tardoantica (IV-VI secolo d.C.). Sono intervenute squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia e distaccamenti che, pero’, al momento – a quanto si e’ appreso – non hanno trovato tracce di liquido infiammabile. Sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri.
Al momento – sottolinea Volpe – “non so ancora nulla dei danni provocati alle strutture archeologiche, ai muri, ai mosaici, alle pavimentazioni in marmo, a tutto il sito” per i cui lavori sono stati stanziati finanziamenti da Regione e Ministero. “Quattordici anni – scrive Volpe su Fb – di scavi, di ricerche, di studi, di lavoro sul campo, di pubblicazioni, di progettazione di un modello di musealizzazione in situ per uno dei parchi archeologici considerati piu’ importanti di Puglia e d’Italia: persi, distrutti, inceneriti dalla malavita o dalla stupidita’ o da altri interessi? A chi dava fastidio un sito come Faragola?”.