Un’intervento chirurgico è stato eseguito sabato scorso all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, su un volontario della Protezione civile rimasto gravemente ferito in seguito alla caduta di un masso sulla testa, mentre era intento a spegnere l’incendio del Monte Morrone. Gli sono state ricomposte le ossa facciali con un’operazione compiuta dall’interno della bocca, per non lasciare cicatrici esterne permanenti sulle varie parti del viso. L’intervento, finalizzato a trattare il complesso orbito-zigomatico-mascellare – riferisce l’Asl 1 abruzzese – è stato eseguito con successo da Tommaso Cutilli, direttore del Reparto maxillo-facciale dell’ospedale aquilano, affiancato dai medici Secondo Scarsella (chirurgo) e Monica Bafile (anestesista), dallo strumentista Stefano Lemme e dalle infermiere di sala operatoria Patrizia Capoccia e Marina Micarelli. L’elaborazione digitale della Tac tramite software ‘Dolphin’, nonché il ricorso alla stampante 3D, ha consentito di realizzare un modello tridimensionale reale delle strutture anatomiche interessate dall’operazione. Con questa tecnologia, appannaggio di pochissimi centri in Italia – sottolineano dall’azienda sanitaria – il chirurgo ha potuto individuare la modalità di accesso del bisturi più semplice e meno invasiva, riducendo inoltre la durata dell’operazione. “L’intervento, perfettamente riuscito, è durato quasi un’ora“, spiega Cutilli. “Il paziente, dopo l’operazione, è tornato in Rianimazione dove è stato ricoverato nei giorni scorsi, ma a breve sarà trasferito nel nostro Reparto dal quale, dopo alcuni giorni di ricovero, verrà dimesso“.