Oltre 122.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case nelle vicinanze del vulcano Agung, a Bali, dove si teme un’eruzione imminente.
Oltre 800 terremoti sono stati registrati nell’area da mercoledì scorso, ed è visibile una colonna di fumo che si staglia per 50 metri sopra il cratere.
Il vulcano Agung, che si erge per 3mila metri di altezza, mostra un’intensa attività sismica dal mese di agosto e potrebbe entrare in eruzione per la prima volta dopo mezzo secolo. Le autorità indonesiane sono pronte a dirottare gli aerei diretti a Bali, frequentatissima isola turistica del Paese: lo ha reso noto il ministro dei Trasporti.
Le autorità indonesiane prevedono di dirottare i voli verso altri dieci aeroporti, in particolare nella vicina isola di Lombok ma anche la capitale Giacarta, sull’isola di Giava.
L’aumento dell’attività sismica, secondo gli esperti locali, è un segnale del magma che continua a salire verso la superficie.
Le autorità indonesiane innalzato il livello l’allarme fino a quello massimo.
L’ultima eruzione, nel 1963, provocò la morte di un migliaio di persone.