Irma, 24 morti accertati ai Caraibi mentre l’Uragano flagella Cuba e si muove verso la Florida: “saranno 4 giorni terribili”

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MeteoWeb

Sale ad almeno 24 morti il bilancio delle vittime dell’uragano Irma che sta devastando i Caraibi e che punta verso la Florida. Le autorità locali hanno confermato altre 4 vittime alle Isole Vergini britanniche mentre l’Aja ha confermato una seconda vittima nel lato olandese dell’isola caraibica di Saint Martin, oltre a 43 feriti, tra i quali 11 gravi. Nel dettaglio, 9 vittime sono state accertate nelle Antille francesi (Saint Martin e Saint-Barthelemy); 4 alle isole Vergini britanniche; 4 alle Vergini americane; 3 a Porto Rico; 2 nel lato olandese di Saint-Martin, una a Barbuda e una ad Anguilla. Purtroppo, però, si tratta di un bilancio ancora molto parziale.

Intanto Irma si muove su Cuba e nel weekend si abbatterà in modo violentissimo sulla Florida, colpendo in pieno Miami.

L’uragano è rimasto per quasi 3 giorni di 5ª categoria, triplicando il precedente record di durata: è la tempesta tropicale più forte della storia (documentata) della Terra. Adesso secondo il Centro nazionale uragani rimarrà sempre di categoria 4 per altri 3 giorni, fino a quando non entrerà nel cuore della Florida. “Non ci sono ragioni ovvie perché Irma non rimanga un uragano potente nei prossimi 3 giorni, mentre si avvicina alla Florida. Irma dovrebbe mantenere la sua intensità finché non raggiungerà la terra“, commenta il meteorologo del NHC Lixion Avila. Le temperature registrate dai satelliti nelle nubi in cima all’uragano sono di -81,3C . Più sono fredde le nubi in cima, e più alta e forte sara’ la tempesta. E’ infatti “lo sbalzo termico tra la temperatura superficiale del mare, molto calda adesso, e quella in alto nell’atmosfera, a provocare i venti e le piogge fortissime dell’uragano“, precisa Paolo De Girolamo, dell’università Sapienza di Roma. Di solito quando gli uragani si avvicinano alla costa, calano di intensità. “Ma se anche la terra ha una temperatura superficiale alta, è possibile che continui ad esserci lo sbalzo termico con l’atmosfera, e quindi i venti forti“, aggiunge De Girolamo.

Questa e’ una tempesta dal potenziale distruttivo assolutamente storico“. Cosi’ il presidente Donald Trump in uno speciale video messaggio sull’uragano Irma, pubblicato sui social media. Trump ha esortato gli americani sulla traiettoria dell’uragano ad “essere vigili” e a seguire tutte le istruzioni delle autorita’. “Perche’ nulla e’ piu’ importante – ha detto – della sicurezza della nostra gente“.  “Mentre l’urgano Irma si avvicina, la mia amministrazione sta lavorando a stretto contatto con i nostri partner locali e statali per aiutare a salvare vite, proteggere le famiglie e assistere coloro che ne hanno bisogno“, ha affermato Trump nel video messaggio. “Stiamo facendo il possibile – ha assicurato – per contribuite con le preparazioni per il disastro e, quando il tempo verra’, ricostruiremo, risaneremo e ci riprenderemo, insieme, come americani. In tempi come questi si vede la forza e la risolutezza dell’America. La bonta’, il coraggio e la determinazione della nostra gente. L’America e’ unita – ha concluso – e intendo, totalmente unita“.

Intanto a Cuba a causa dell’uragano si sta procedendo all’evacuazione di piu’ di 51.000 turisti stranieri. Il 60% di coloro che alloggiano nelle strutture dei cayo nella parte orientale e centrale dell’isola, sono canadesi. Il ministro del Turismo Manuel Marrero ha illustrato il piano di evacuazione in una riunione del Consiglio di difesa strategica dell’esercito orientale. Il Canada e’ diventato il Paese dal quale proviene il maggior numero di turisti stranieri sull’isola e per questo il governo canadese collaborera’ con quello cubano per attivare i rientri. I turisti provenienti da altri Paesi saranno sistemati in strutture alberghiere in localita’ meno a rischio, o in citta’ come Camaguey, dove saranno evacuati tutti i turisti salla playa de Santa Lucia. Al momento, secondo quanto spiegato dal ministro, riceveranno turisti le strutture della localita’ occidentale di Varadero e quelle all’Avana, Trinidad e Cienfuegos, nel centro del Paese.

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