“Siamo pescatori ma abbiamo capito che la pesca non avrebbe regalato futuro alle nuove generazioni all’isola di Ischia, perché è limitata ad alcuni mesi dell’anno ed ugualmente il turismo balneare e termale e dunque abbiamo puntato sulla cultura. Ci siamo ricordati che quando eravamo ragazzi erano stati trovati alcuni, piccoli, reperti nella baia di Cartoromana ed abbiamo chiesto alla Soprintendenza la licenza a poter scavare in quei posti. Abbiamo fondato anche una società dedita alla promozione turistica e con i nostri soldi abbiamo finanziato gli scavi archeologici e realizzato anche una Sala Multimediale. Il risultato è stato straordinario. Con gli archeologi stiamo portando alla luce un sito romano sottomarino davvero importante e con ogni probabilità, grazie alla cultura riusciremo a garantire un futuro alle nuove generazioni”. Lo ha affermato Giulio Lauro, pescatore di Ischia, fondatore, prima di una Cooperativa di pescatori e poi, sempre con altri pescatori, addirittura di una società per la promozione turistica e culturale dell’Isola. I pescatori con i loro sacrifici hanno fatto un qualcosa di grande.
“Abbiamo continuato ad insegnare ai nostri figli le tradizioni di mare – ha proseguito Giulio – ma allo stesso tempo li abbiamo iscritti all’Università per farli studiare e formare. Poi i nostri ragazzi si sono specializzati seguendo la formazione per tecniche subacquee. La Soprintendenza ha concesso la licenza agli scavi, diretti dall’archeologa Alessandra Benini, tuttora in corso, anzi siamo praticamente agli inizi. Abbiamo trasformato parte delle nostre barche in barche da turismo con fondali trasparenti e piccole finestre per dare l’opportunità ai turisti di vedere, ammirare il sito archeologico sottomarino. Abbiamo dimostrato che quando c’è crisi, sono le idee che fanno la differenza ed i valori. La cultura può generare posti di lavoro e l’Italia è piena di arte, cultura e meraviglie”. Una storia straordinaria come sono straordinari i rinvenimenti. Vedremo tutto nel Press Tour in programma dal 9 al 13 di Ottobre, in Campania, voluto dalla Regione, dall’Area Marina Protetta Punta Campanella, in collaborazione con AIGAE.
“Si tratta del rinvenimento di un sito romano sottomarino – ha dichiarato l’archeologa Alessandra Benini – di notevole importanza perché testimonia la presenza oramai certa di insediamenti romani nella baia. Abbiamo rinvenuto, all’interno dell’area sottoposta a vincoli, una banchina portuale ma anche tanti altri reperti, quasi tutti risalenti ai periodi che vanno dal II secolo a.C. al II secolo d.C. ma anche dal VII all’ VIII secolo d.C. Adesso la campagna di scavi che è in fase di allargamento. Infatti il rinvenimento di numerosi oggetti in ceramica da commercio e da mensa lascerebbe pensare all’esistenza non solo di un sito portuale ma addirittura di un sito abitativo. E’ probabile che tale sito abbia subito uno sprofondamento sottomarino in seguito a qualche evento passato vulcanico o sismico. Siamo in presenza di un qualcosa di importante e nelle acque di Ischia”.
Un grande Press Tour che interesserà tutte le Aree Marine Protette
“Vedremo, con questo Press Tour , dal 9 al 13 di Ottobre uno dei più grandi patrimoni di biodiversità d’Europa – ha affermato Antonio Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella – e il più grande patrimonio culturale ed archeologico che è sommerso nel mare della Campania.
Il “press tour” porterà alla luce le meraviglie archeologiche e biologiche delle coste campane. Recentissimi scavi archeologici subacquei stanno mettendo in luce l’insediamento romano di Aenaria, finora totalmente sconosciuto, costituito da strutture portuali e resti di una villa marittima. Vedremo tutto grazie a barche appositamente attrezzate dal fondale trasparente. Ma, per i giornalisti che vorranno, ci sarà l’opportunità di immergersi con guide specializzate per effettuare riprese video e foto da vicino, all’interno del sito archeologico
Sono già in studio ipotesi di percorsi subacquei che possano coinvolgere oltre alle strutture finora individuate, anche aree appositamente allestite a cantiere di scavo archeologico per illustrare metodi e finalità dell’archeologia subacquea e la riproduzione dei reperti archeologici recuperati da ricollocare sul fondale. Vedremo dal vivo tutto questo patrimonio non tutto aperto al pubblico. Il tour archeologico subacqueo potrà – a breve – completarsi con la visita al piccolo
Museo Civico di Aenaria che verrà aperto nella Torre Guevara, la torre cinquecentesca che sovrasta l’area degli scavi subacquei”.
Dal bradisismo dei Campi Flegrei ai siti archeologici sommersi – tutto durante il Press Tour in Campania
“Entreremo nel Parco Sommerso di Baia, l’area archeologica sommersa per eccellenza. Con gli esperti tratteremo vari temi che andranno dal fenomeno del bradisismo tipico dei Campi Flegrei – ha proseguito Miccio – alla fascia costiera. Sott’acqua sono state trovate città e strade risalenti all’epoca di Roma. Vedremo da vicino tutto questo, sempre con barche, mezzi che consentiranno di ammirare da vicino tale immenso patrimonio archeologico.Ville, impianti termali, strutture portuali e magazzini di stoccaggio delle merci. Anche in questo caso sono già in essere due percorsi subacquei che si snodano tra la Villa dei Pisoni, la Villa a protiro, il ninfeo imperiale di Claudio e il Porto Giulio, realizzati all’inizio degli anni 2000 ”.
Nel cuore del Parco Sommerso di Gaiola
“C’è da scoprire la Villa Pausillipon, sommersa lungo la costa napoletana e ci saremo. Entreremo anche nel Parco Sommerso di Gaiola – ha dichiarato Miccio – osservando tutti gli aspetti biologici ed archeologici. Un parco ancora tutto da scoprire con la Villa Pausillipon di Velio Pollione”.
Press Tour nell’Area Marina Protetta di Castellabate
“C’è un ricco patrimonio archeologico sommerso lungo il tratto di costa compreso nell’Area Marina Protetta di Castellabate ed anche in questo caso lo vedremo da vicino. Ville Romane sommerse ma anche addirittura un porto romano in ottime condizioni. Con questo Press Tour – ha affermato Antonio Miccio – ci sarà la grande opportunità di filmare, fotografare, vedere tutto da vicino, sempre con mezzi marittimi adeguati ed anche immergendosi. Per tutti ci saranno sempre barche con fondali trasparenti grazie ai quali la visione sarà ottima. Ed ancora ancore romane, antichi relitti, vedremo tutto. L’incredibile di questo territorio è che in pochi chilometri di costa è possibile visitare ogni tipo di monumento o sito archeologico che abbia attinenza con il mare, una sorta di
piccolo manuale di archeologia subacquea. Noi lo faremo”.
Press Tour entrando nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella
“Con mezzi adeguati, vedremo sui fondali dell’Area Marina di Punta Campanella uno dei paesaggi sottomarini più belli del Mediterraneo. Incontreremo una notevole varietà di organismi botanici animali – ha concluso Miccio – e vegetali, a partire dai primi metri. In questo posto c’è un vero Santuario del mare, a – 12 metri troviamo la statua della Madonnina che protegge le immersioni dei sub. C’è un grande patrimonio marino e subacqueo da valorizzare. Pensiamo ad esempio a quanto possa essere importante questo tipo di turismo per la Campania. In questa parte della costa A circa -35 metri una distesa sabbiosa è fiancheggiata da alte pareti letteralmente ricoperte da Eunicelle, fra questi rami sporgono corolle di Spirografi e antenne di Aragoste, fitte schiere di rosei Anthias abbelliscono lo scenario: siamo nel “Viale delle Gorgonie”.