Un milione di persone evacuate, blackout, linee telefoniche saltate, tetti di case scoperchiati, alberi sradicati e caduti. A Cuba la devastazione impera sovrana e abitanti e turisti si ritrovano a dover fare i conti con la furia e le conseguenze lasciate dal passaggio del terribile uragano Irma.
Un panorama a dir poco desolante, un presente buio, un futuro difficile da scrutare. L’Avana è rimasta totalmente al buio, tanto da spingere il Presidente Raul Castro a presiedere una riunione di emergenza: “ la forza d’urto di Irma ha colpito di fatto quasi tutta la rete elettrica”.
“Quello che mi ha impressionato di piu’ e’ stato il vento, portava via tutto. Dalla finestra della mia casa al secondo piano per ore ho visto come le raffiche trascinavano oggetti di ogni tipo dalle abitazioni e nelle strade. Credo che le raffiche raggiungessero anche i 195 km orari“, ha spiegato ai media Javier Garcia, esperto in materia.
Mireya Hernandez ha poi aggiunto, “mi sono alzata presto per pulire davanti alla casa, ma c’erano i resti di alberi volati via: impressionante”.
I danni non sono solo questi: a destare forti preoccupazioni le mareggiate che hanno colpito l’Avana , con onde alte 5-7 metri , che hanno allagato strade , case , terreni. La situazione resta critica anche nelle altre regioni del Paese, come a Nuevitas, dove Irma ha colpito una importante centrale termo-elettrica. Altri danni si registrano su infrastrutture e agricoltura.