La Bibbia di Gutemberg e il 30 settembre 1452: in Germania 565 anni fa veniva stampato il primo libro della storia

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Il 30 settembre 1452 a Magonza, in Germania, viene stampato il primo libro: la Bibbia da Johann Gutemberg. Fu una rivoluzione epocale, destinata a stravolgere per sempre il rapporto tra chi produce cultura e chi ne usufruisce. 1282 pagine, in colonne doppie, con 42 linee latine per colonna, in cui viene riprodotto il testo della Vulgata, ovvero la Bibbia Latina tradotta da San Gerolamo nel V secolo. Parliamo del 1° testo in Europa con la tecnica dei caratteri mobili. Gutemberg, che morì solo, in povertà, defraudato dei propri beni e senza la soddisfazione di vedere riconosciuto l’immenso valore della sua opera, cominciò a lavorare alla stampa della Bibbia nel 1450 a Magonza, sua città natale, mettendosi in società col banchiere Johann Fust, un socio finanziatore, e con l’incisore Peter Schoffer.

La sua intenzione era quella di costruire una pressa, simile a quella usata nella Valle del Nero per il vino, che schiacciasse un foglio di carta o pergamena sopra singoli caratteri di metallo, opportunamente costruiti, disposti uno accanto all’altro a formare una pagina e ricoperti di inchiostro. Appena due anni dopom il 30 settembre 1452, stampò la sua prima Bibbia. Vennero realizzate 180 copie, vendute per 30 fiorini… volumi raffinati, rifiniti come se li avesse realizzati un monaco emanuense in anni di lavoro.  Il successo fu glorioso ma nel 1455, Fust e Schoffer sciolsero la società, costringendo Gutemberg a pafare alcuni debiti con parte dei suoi macchinari e delle sue attrezzature.

Fu un duro colpo per l’inventore che, con fatica, rimise in piedi la sua officina, riprendendo a lavorare ma perse tutto, nuovamente, durante il saccheggio di Magonza, nel 1462, spegnendosi sei anni dopo. Delle sue Bibbie sono rimasti solo 48 esemplari, quasi tutti conservati in biblioteche pubbliche. Due copie si trovano presso la British Library, una nella Library of Congress; tre presso la Bibliothèque nationale de France, mentre altre fanno parte delle collezioni delle più prestigiose università tra cui Cambridge ed Eton in Gran Bretagna; Harvard, Yale e Princeton negli States.

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