Nonostante le apprezzate piogge del fine settimana, le anormali condizioni di bassa umidità del suolo persistono in centro Italia. Gli scienziati stanno utilizzando i dati da satellite per monitorare la siccità che ha stretto la nazione.
Incendi boschivi, scarsità idrica e miliardi di euro di danni stimati all’agricoltura sono solo alcuni degli effetti della siccità di questa estate in Italia – senza menzionare il caldo implacabile. La notizia della razionalizzazione dell’acqua nella capitale è apparsa sui giornali di tutto il mondo.
Mentre le autorità locali lavorano per mitigare la siccità, gli scienziati scrutano il cielo cercando risposte.
I dati da satellite sull’umidità del suolo mostrano che il terreno nella Toscana meridionale è stato più secco del normale già da dicembre 2016. Anche se le condizioni più asciutte del normale si verificano regolarmente, spiega l’Agenzia Spaziale Europea, “la situazione attuale è straordinariamente intensa e persistente, similarmente alle siccità del 2007 e del 2012“.
“Nei primi sei mesi del 2017 abbiamo visto meno della metà delle precipitazioni medie in Italia centrale” ha detto Luca Brocca dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRPI-Cnr).
“La combinazione di scarse precipitazioni e temperature elevate ha portato alla siccità, ed avremo bisogno di una significativa quantità di pioggia per ricostituire l’acqua persa negli ultimi otto mesi“.
L’IRPI-Cnr sta monitorando attentamente la situazione siccità utilizzando un nuovo set di dati satellitari del progetto ESA CCI Soil Moisture per l’umidità del suolo, disponibile globalmente ed a lungo termine. Il set di dati è stato sviluppato dall’Università di Tecnologia di Vienna e dalla compagnia olandese VanderSat B.V., e sarà presto reso disponibile attraverso il servizio Copernicus Climate Change.
L’Italia non è il solo Paese ad aver risentito della siccità in questa settimana: anche la Francia ed i Balcani sono rimasti estremamente asciutti – ma l’Italia centrale supera il resto d’Europa per gli anormali bassi livelli di umidità del suolo.
I dati dell’umidità del suolo vengono raccolti dai sensori radar a bordo dei satelliti che misurano le microonde riflesse o emesse dalla superficie terrestre. L’intensità del segnale misurato dipende dalla quantità di acqua nel terreno. Questa informazione è importante per migliorare le previsioni meteorologiche a breve e medio termine, e per prevedere eventi pericolosi come alluvioni, siccità e ondate di caldo.
Altri sensori satellitari possono monitorare gli effetti della siccità, come l’abbassarsi dei livelli dell’acqua nei laghi.
Circa 30 km a nord ovest di Roma, il lago di Bracciano ha visto una significativa diminuzione del livello dell’acqua. Il recesso del litorale è così prominente da essere diventato visibile nei dati ottici satellitari. Anche se questo può significare più spiaggia per i villeggianti, ciò indica una ridotta fornitura di acqua per la capitale italiana.
Il livello delle acque a Bracciano è strettamente monitorato dalle autorità locali, ma in zone remote del mondo i livelli dell’acqua di grandi laghi possono essere monitorati dagli altimetri radar dei satelliti, aiutando i governi a meglio gestire le risorse idriche.
Gli scienziati continueranno ad utilizzare strumenti basati sullo spazio per monitorare le condizioni di siccità in tutta Europa, e ad offrire supporto alle autorità che si occupano della scarsità dell’acqua.