“L’isolotto di Licosa, nel Cilento, conserva i resti di una villa romana, corredata da una serie di strutture riconducibili ad un impianto per la lavorazione del pesce. Ma il monumento di maggior rilevanza, se non altro per lo stato di conservazione è il porto romano di San Marco di Castellabate è il porto romano di San Marco di Castellabate in parte visibile anche da terra. La struttura romana p composta da due moli e da alcune pilae che chiudono parzialmente l’imboccatura del bacino. Il molo est – ovest di poco affiorante rispetto al livello del mare è facilmente individuabile e visibile dal piazzale del porto moderno.
Il secondo braccio è invece completamente sommerso. Questo tratto di mare ha anche restituito una trentina di ancore romane che vedremo al Museo Archeologico di Santa Maria di Castellabate con altri reperti archeologici provenienti da questo tratto di mare. Vedremo tutto in questo grande Press Tour con spostamenti via mare. Inoltre saremo a bordo di barche e mezzi adeguati, attrezzati con fondali trasparenti ma i giornalisti, gli operatori di ripresa, i fotografi, che vorranno immergersi, potranno farlo e riprendere da vicino questi reperti. Coloro i quali vorranno restare in superficie vedranno ugualmente tutto non solo attraverso le barche con fondali trasparenti ma anche in sale multimediali nelle quali si ammireranno le immagini dei siti”. Lo ha annunciato, Antonio Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, alla vigilia dello straordinario ed originale Press Tour Un Mare di Natura, voluto dalla Regione Campania ed in programma dal 9 al 13 Ottobre per ammirare il patrimonio archeologico costiero della Campania. Tante le storie da quella dei pescatori di Ischia, alle botteghe, alla gente del territorio.
“Per la prima volta tutte le Aree Marine Protette della Campania faranno sistema – ha proseguito Miccio – con un Press Tour unico, originale, voluto dalla Regione Campania, grazie al quale sarà possibile ammirare, filmare, fotografare e vedere tutto il patrimonio archeologico sommerso ed in superficie che si trova all’interno delle Aree Marine Protette, lungo la costa campana. Tutto si svolgerà dal 9 al 13 di Ottobre. Anche la stampa locale potrà accedere alle aree, magari direttamente sul posto. Partiremo dal Cilento e ci sposteremo via mare, lungo tutta la costa campana, Campi Flegrei inclusi. Vedremo siti archeologici straordinari, grazie a mezzi e barche attrezzate per questo, con fondali trasparenti. Quei fotografi, operatori di ripresa che vorranno, potranno immergersi per le riprese subacquee. In tutte le Aree Marine Protette campane, operano circa 20 diving center e centri di immersione che veicolano 6000 “immersioni” l’anno. E’ un dato importante e dunque anche il turismo subacqueo può rappresentare un’opportunità di crescita per l’economia. I Parchi Sommersi di Baia e Gaiola nascono proprio dalle loro peculiarità archeologiche, ma l’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate e il Regno di Nettuno hanno anch’esse tutte le potenzialità, grazie alla presenza di importanti siti archeologici sommersi, per sviluppare un turismo archeologico subacqueo. La bassa profondità delle strutture romane sommerse, la loro vicinanza alla costa, consentono immersioni in totale sicurezza e alla portata anche dei subacquei alle prime esperienze. I giornalisti che vorranno immergersi potranno farlo accompagnati ma coloro i quali non potranno e non vorranno farlo vedranno ugualmente i siti archeologici sommersi grazie alle barche adeguate che utilizzeremo ed alle proiezioni delle immagini all’interno di sale multimediali. Inoltre alcuni siti archeologici sono in superficie, ville romane ad esempio sulla costa ed all’interno delle Aree Marine Protette, ma visiteremo anche Musei con importanti reperti rinvenuti nel mare della Campania. L’obiettivo è la valorizzazione di tale patrimonio e contribuire a una diffusione del senso civico sulla tutela e salvaguardia di tale patrimonio archeologico sommerso in un mondo dove la caccia dove la caccia al reperto archeologico è ancora molto diffusa”.
Un Press Tour straordinario viaggio nel patrimonio archeologico costiero- Tutto via mare. Il Press Tour è garantito anche in caso di avversità meteorologiche con percorsi via terra. Con i giornalisti ci saranno archeologi, i rappresentanti delle Aree Marine Protette, guide esperte. Tante le storie che si potranno raccontare ad esempio dai pescatori alle botteghe, alla gente comune che vive lungo questi territori.
“Vedremo, con questo Press Tour, dal 9 al 13 di Ottobre uno dei più grandi patrimoni di biodiversità d’Europa – ha affermato Antonio Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella – e il più grande patrimonio culturale ed archeologico che è sommerso nel mare della Campania.
Il “press tour” porterà alla luce le meraviglie archeologiche e biologiche delle coste campane. Recentissimi scavi archeologici subacquei stanno mettendo in luce l’insediamento romano di Aenaria, finora totalmente sconosciuto, costituito da strutture portuali e resti di una villa marittima. Vedremo tutto grazie a barche appositamente attrezzate dal fondale trasparente. Ma, per i giornalisti che vorranno, ci sarà l’opportunità di immergersi con guide specializzate per effettuare riprese video e foto da vicino, all’interno del sito archeologico Sono già in studio ipotesi di percorsi subacquei che possano coinvolgere oltre alle strutture finora individuate, anche aree appositamente allestite a cantiere di scavo archeologico per illustrare metodi e finalità dell’archeologia subacquea e la riproduzione dei reperti archeologici recuperati da ricollocare sul fondale. Vedremo dal vivo tutto questo patrimonio non tutto aperto al pubblico Il tour archeologico subacqueo potrà – a breve – completarsi con la visita al piccolo Museo Civico di Aenaria che verrà aperto nella Torre Guevara, la torre cinquecentesca che sovrasta l’area degli scavi subacquei”.
Dal bradisismo dei Campi Flegrei ai siti archeologici sommersi – tutto durante il Press Tour in Campania
“Entreremo nel Parco Sommerso di Baia, l’area archeologica sommersa per eccellenza. Con gli esperti tratteremo vari temi che andranno dal fenomeno del bradisismo tipico dei Campi Flegrei – ha proseguito Miccio – alla fascia costiera. Sott’acqua sono state trovate città e strade risalenti all’epoca di Roma. Vedremo da vicino tutto questo, sempre con barche, mezzi che consentiranno di ammirare da vicino tale immenso patrimonio archeologico.
Ville, impianti termali, strutture portuali e magazzini di stoccaggio delle merci. Anche in questo caso sono già in essere due percorsi subacquei che si snodano tra la Villa dei Pisoni, la Villa a protiro, il ninfeo imperiale di Claudio e il Porto Giulio, realizzati all’inizio degli anni 2000”.
Nel cuore del Parco Sommerso di Gaiola
“C’è da scoprire la Villa Pausillipon, sommersa lungo la costa napoletana e ci saremo. Entreremo anche nel Parco Sommerso di Gaiola – ha dichiarato Miccio – osservando tutti gli aspetti biologici ed archeologici. Un parco ancora tutto da scoprire con la Villa Pausillipon di Velio Pollione”.
Non ci sarà solo il Golfo di Napoli
Press Tour nell’Area Marina Protetta di Castellabate
“C’è un ricco patrimonio archeologico sommerso lungo il tratto di costa compreso nell’Area Marina Protetta di Castellabate ed anche in questo caso lo vedremo da vicino. Ville Romane sommerse ma anche addirittura un porto romano in ottime condizioni. Con questo Press Tour – ha affermato Antonio Miccio – ci sarà la grande opportunità di filmare, fotografare, vedere tutto da vicino, sempre con mezzi marittimi adeguati ed anche immergendosi. Per tutti ci saranno sempre barche con fondali trasparenti grazie ai quali la visione sarà ottima. Ed ancora ancore romane, antichi relitti, vedremo tutto. L’incredibile di questo territorio è che in pochi chilometri di costa è possibile visitare ogni tipo di monumento o sito archeologico che abbia attinenza con il mare, una sorta di piccolo manuale di archeologia subacquea. Noi lo faremo”.
Ed ancora – Press Tour entrando nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella
“Con mezzi adeguati, vedremo sui fondali dell’Area Marina di Punta Campanella uno dei paesaggi sottomarini più belli del Mediterraneo. Incontreremo una notevole varietà di organismi botanici animali – ha concluso Miccio – e vegetali, a partire dai primi metri. In questo posto c’è un vero Santuario del mare, a – 12 metri troviamo la statua della Madonnina che protegge le immersioni dei sub. C’è un grande patrimonio marino e subacqueo da valorizzare. Pensiamo ad esempio a quanto possa essere importante questo tipo di turismo per la Campania. In questa parte della costa A circa -35 metri una distesa sabbiosa è fiancheggiata da alte pareti letteralmente ricoperte da Eunicelle, fra questi rami sporgono corolle di Spirografi e antenne di Aragoste, fitte schiere di rosei Anthias abbelliscono lo scenario: siamo nel “Viale delle Gorgonie”.
Ad Ischia la straordinaria storia dei pescatori che tentano di garantire un futuro alle prossime generazioni
“Siamo pescatori ma abbiamo capito che la pesca non avrebbe regalato futuro alle nuove generazioni all’isola di Ischia, perché è limitata ad alcuni mesi dell’anno ed ugualmente il turismo balneare e termale e dunque abbiamo puntato sulla cultura. Ci siamo ricordati che quando eravamo ragazzi erano stati trovati alcuni, piccoli, reperti nella baia di Cartoromana ed abbiamo chiesto alla Soprintendenza la licenza a poter scavare in quei posti. Abbiamo fondato anche una società dedita alla promozione turistica e con i nostri soldi abbiamo finanziato gli scavi archeologici – ha affermato Giulio Lauro, pescatore di Ischia, fondatore, prima di una Cooperativa di pescatori e poi, sempre con altri pescatori , addirittura di una società per la promozione turistica e culturale dell’Isola – e realizzato anche una Sala Multimediale. Il risultato è stato straordinario. Con gli archeologi stiamo portando alla luce un sito romano sottomarino davvero importante e con ogni probabilità, grazie alla cultura riusciremo a garantire un futuro alle nuove generazioni”. I pescatori con i loro sacrifici hanno fatto un qualcosa di grande.
“Abbiamo continuato ad insegnare ai nostri figli le tradizioni di mare – ha proseguito Giulio – ma allo stesso tempo li abbiamo iscritti all’Università per farli studiare e formare. Poi i nostri ragazzi si sono specializzati seguendo la formazione per tecniche subacquee. La Soprintendenza ha concesso la licenza agli scavi, diretti dall’archeologa Alessandra Benini, tuttora in corso, anzi siamo praticamente agli inizi. Abbiamo trasformato parte delle nostre barche in barche da turismo con fondali trasparenti e piccole finestre per dare l’opportunità ai turisti di vedere, ammirare il sito archeologico sottomarino. Abbiamo dimostrato che quando c’è crisi, sono le idee che fanno la differenza ed i valori. La cultura può generare posti di lavoro e l’Italia è piena di arte, cultura e meraviglie”. Una storia straordinaria come sono straordinari i rinvenimenti.
“Si tratta del rinvenimento di un sito romano sottomarino – ha dichiarato l’archeologa Alessandra Benini – di notevole importanza perché testimonia la presenza oramai certa di insediamenti romani nella baia. Abbiamo rinvenuto, all’interno dell’area sottoposta a vincoli, una banchina portuale ma anche tanti altri reperti, quasi tutti risalenti ai periodi che vanno dal II secolo a.C. al II secolo d.C. ma anche dal VII all’ VIII secolo d.C. Adesso la campagna di scavi che è in fase di allargamento. Infatti il rinvenimento di numerosi oggetti in ceramica da commercio e da mensa lascerebbe pensare all’esistenza non solo di un sito portuale ma addirittura di un sito abitativo. E’ probabile che tale sito abbia subito uno sprofondamento sottomarino in seguito a qualche evento passato vulcanico o sismico. Siamo in presenza di un qualcosa di importante e nelle acque di Ischia”.
La stampa vedrà dal vivo il tutto attraverso delle apposite barche che condurranno sul sito archeologico sommerso, ma addirittura ci potrà essere anche la possibilità di immergersi per effettuare immagini subacquee all’interno del sito archeologico. Inoltre entreremo nella sala multimediale per la visione di ulteriori immagini.
Un grande Press Tour che interesserà tutte le Aree Marine Protette
Il Press Tour intende promuovere territori già connotati da alta vocazione turistica in una nuova ottica di sostenibilità, attraverso la conoscenza del sistema delle aree costiere protette campane e della sua biodiversità; promuovere ed incentivare il turismo subacqueo ed archeologico sostenibile delle aree protette collegato alla fruizione delle risorse naturali e culturali della fascia costiera; contribuire a destagionalizzare i flussi turistici.