Le mandorle sono i semi commestibili del mandorlo, scientificamente noto come Prunus dulcis, appartenente alla famiglia delle Rosacee e originario dell’Asia. Tante sono le loro virtù benefiche e cosmetiche. Altamente proteiche, consigliate nei casi di denutrizione, energetiche, contengono una buona percentuale di fibra alimentare che previene la stitichezza e conferisce una leggera azione lassativa. Le mandorle ridocono il rischio di ictus, infarto e aterosclerosi, contrastano gli effetti nocivi dei radicali liberi, rallentando i processi di invecchiamento cellulare e rafforzando le difese immunitarie. Esse abbassano il colesterolo cattivo nel sangue, aumentando i livelli di quello buono; rafforzano ossa e denti, aumentano l’attività cerebrale, prevenendo Alzheimer, hanno un ruolo attivo nel buon funzionamento del sistema nervoso.
Prive di glutine, pertanto adatte per i celiaci, tengono sotto controllo la pressione sanguigna, riducono i picchi glicemici dopo i pasti, riducono il rischio di cancro al colon, contrastano l’anemia e, grazie all’acido folico, prevengono le malformazioni fetali e i difetti del tubo neurale. L’olio di mandorle, invece, è noto per la sua azione emolliente, lentiva, antirughe, contrastando i segni dell’invecchiamento sulla cute, la secchezza della pelle e ridando lucidità e vigore ai capelli.
Come usare le mandorle in cucina? Al naturale, tritate in muesli per un’ottima prima colazione, per la preparazione di dolci, torroni, confette, creme, torte, biscotti, bevande dissetanti (es. latte di mandorla e orza) o, ad esempio, del celebre pollo alle mandorle cinese. Per la maggior parte delle ricette è doveroso spellarle… operazione semplificata immergendole per pochi minuti in acqua bollente. Col guscio si conservano a temperatura ambiente per un mese mentre spellate vanno rinchiuse in un barattolo ermetico e riposte in un luogo fresco e asciutto, consumandole in breve tempo.