Il paziente sessantenne cui è stato trapiantato un cuore e poi è deceduto al San Camillo di Roma non sarebbe morto a causa delle condizioni dell’organo ma per 5 possibili motivi: lo ha spiegato il direttore della cardiochirurgia del San Camillo Francesco Musumeci. L’uomo potrebbe essere deceduto “a seguito di un rigetto iperacuto, di una riposta infiammatoria sistemica, di una infezione da endotossina batterica, di una sindrome legata ai farmaci per l’anestesia o a seguito di ipertensione polmonare strutturale“. La situazione del paziente era già critica in precedenza in quanto era stato “operato al cuore più volte“.