Rural Festival: la seconda volta per Gaiole in Chianti

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Sceso il sipario sulla quarta edizione emiliana a Rivalta di Lesignano de’ Bagni (Parma) che ha fatto registrare un nuovo successo, il Rural Festival è pronto per il suo secondo anno a Gaiole in Chianti (Siena) il weekend del 16 e 17 settembre prossimo, dove il debutto dello scorso anno ha fatto registrare forte affluenza e soddisfazione. Grande fermento e attesa quindi per l’arrivo di agricoltori e allevatori custodi dell’Appennino Tosco-Emiliano appassionati, che si riuniranno in piazza Ricasoli e lungo la via principale del paese, dove anticamente si teneva il mercato delle merci, per promuovere quell’economia sana e sostenibile che fa leva sul recupero di antiche tradizioni e sulla tutela dei valori contadini.

Così a Gaiole in questa due giorni si rinnoverà il gemellaggio tra le due regioni, invitando il visitatore alla scoperta e all’assaggio della biodiversità agricola con stand gastronomici che faranno conoscere e gustare i prodotti di una quarantina di aziende selezionate, rappresentative di antiche razze animali e varietà ortofrutticole disseminate nelle diverse province toscane ed emiliane, per un tripudio di sapori dimenticati e spesso sconosciuti. Come i legumi tipici della zona tra cui fagiolo Zolfino, Coco nano e cece rosa, pecorino di pecora Massese e Garfagnina, il famoso  pane Marocca di Casola  fatto con farina di castagne, la polenta di mais Formenton Ottofile Garfagnana, poi l’olio di Olivastra Seggianese, la pasta fresca da antichi grani, erbe aromatiche e spontanee del Chianti, gnocchi di patata di Cetica, testaroli al farro della Lunigiana, e ancora, porchetta di suino di Cinta Senese, vino da uva Sangiovese in purezza e vin santo di Malvasia del Chianti. La tradizione emiliana proporrà prosciutto di maiale nero, yogurt e formaggi unici di rare razze ovine e bovine appenniniche, pane di grano del Miracolo, frutta antica da mostarda, polpa di pomodoro Riccio di Parma, e ancora, pasta fresca all’uovo di gallina Romagnola, zucca violina al forno, miele biologico reggiano, marmellata di prugna Zucchella, latte fresco d’asina da cui si ricava un delizioso sorbetto, formaggio Pioniere da latte intero e poi i vini da rare cultivar come il lambrusco Maestri e la Fortana del Taro.

Una mostra-mercato, fatta di volti e di storie, dove poter anche acquistare le tante prelibatezze assaggiate durante il weekend e per portare a casa con sé prodotti di qualità. Rural Festival non è però solo cibo: un’altra area sarà dedicata al parco animale di antiche razze, come il maiale nero, la pecora Cornigliese, Massese e Garfagnina, l’asino Romagnolo e Amiatino, la vacca grigia Appeninica, Valtarese e Ottonese, il tacchino di Parma e Piacenza, la gallina Romagnola e il pollo Valdarnese. Saranno presenti anche i portavoce dell’Associazione Agricoltori e Allevatori custodi di Parma e dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna, oltre al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Non mancheranno, a dare colore al centro storico, alcuni modelli di trattori d’epoca, prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta.

Una manifestazione, quella del Rural Festival, che cresce di anno in anno e che sta creando una filiera economica importante. Un modello di economia sana, consapevole e sostenibile che fa leva sul recupero delle antiche coltivazioni strettamente connesse al territorio. Un movimento che non si esaurisce in questi due weekend ma che di anno in anno continua a dare speranza a tutte quelle giovani generazioni di agricoltori e allevatori custodi con la voglia di portare avanti un passato che è più che mai attuale per un futuro migliore. L’appuntamento è quindi in piazza Ricasoli dalle 10 alle 19. Ingresso gratuito. E per poter continuare ad apprezzare i prodotti agricoli di biodiversità della tradizione tosco-emiliana durante tutto l’anno, c’è un piccolo negozio aperto a Parma in borgo Giacomo Tommasini: il Rural Market, che promuove le produzioni antiche di questi produttori, offrendo il massimo della genuinità. E’ aperto dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 20. Chiuso la domenica e il lunedì.

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