Salute e prevenzione: in farmacia diagnostica e telemedicina sempre più essenziali

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In occasione del Congresso ESC (European Society of Cardiology), tenutosi a Barcellona a fine agosto, la Prof.ssa Nodari dell’Università di Brescia, Health Telematic Network (HTN) e Federfarma hanno presentato, con una comunicazione orale nella sessione “Advance in science – Remote patient monitoring and telemedicine”, i risultati di uno studio sulle evidenze degli esami diagnostici (Elettrocardiogramma, Holter ECG e ABPM-monitoraggio pressorio) realizzati nel 2016 dal network nazionale delle Farmacie dei Servizi. Lo scopo dello studio era quello di verificare l’efficacia di questi strumenti diagnostici nella prevenzione primaria (screening di pazienti sani o a rischio in quanto diabetici, ipertesi, dislipidemici) e nella prevenzione secondaria (dopo eventi cardiovascolari). Il network nazionale di farmacie Federfarma, circa 2.700, all’epoca dello studio, ha provveduto (con la strumentazione elettromedicale e i servizi di telerefertazione/teleconsulto di HTN) all’effettuazione di 67.102 indagini diagnostiche (44.256 Elettrocardiogrammi, 10.761 ABPM-monitoraggi pressori e 12.085 Holter cardiaci). Di queste 67.102 indagini, il 5,4% degli Elettrocardiogrammi (2.394), ha mostrato anomalie non compatibili con la storia clinica del paziente, il 33,1% degli ABPM-monitoraggi pressori (3.993) ha mostrato un trend della pressione nelle 24 ore non conforme con le Linee Guida della Società Europea dell’Ipertensione (rispettivamente nel 31% dei casi per quanto riguarda l’ipertensione sisto-diastolica, nel 5,1% dei casi per la sola ipertensione diastolica e nell’1% dei casi per la sola ipertensione sistolica). Tra tutti i monitoraggi Holter cardiaci, il 39,7% (4.798) ha mostrato aritmie maggiori quali fibrillazione atriale (1.427 pazienti), tachicardia ventricolare (979 pazienti), blocco atrio-ventricolare avanzato (670 pazienti), QT lungo (807 pazienti). In 824 casi descritti (il 6,8%), le aritmie erano foriere di morte improvvisa, tali da mettere a rischio la vita del paziente, motivo per il quale si è provveduto ad allertare il 118. Viceversa, in caso di riscontro di anomalie non critiche, i soggetti sono stati invitati a consultare il proprio medico di famiglia o specialista, per ulteriori approfondimenti diagnostici. Le conclusioni dello studio hanno confermato l’importanza del network Farmacia dei Servizi Federfarma nella prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria. Ad oggi gli elementi vincenti sono stati la qualità della refertazione, l’omogeneità delle strumentazioni di tipo ospedaliero, l’utilizzo di una piattaforma software condivisa in rete sull’intero territorio nazionale (in grado di archiviare sistematicamente i dati dei pazienti rendendone facilmente possibile il confronto e l’analisi), la capacità di diagnosi precoce e rapido orientamento terapeutico da parte del network Federfarma (capillare sul territorio) con incremento dell’appropriatezza diagnostica per l’accesso al pronto soccorso e relativa ottimizzazione della spesa sanitaria.

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