“Durante le future estati avremo sempre meno acqua e di peggiore qualita’. Regioni come Puglia, Sicilia e Sardegna dovranno mettere in campo processi di desalinizzazione utilizzando cosi’ l’acqua del mare“. E’ l’allarme lanciato dal climatologo Massimiliano Fazzini, docente delle Universita’ di Camerino e Ferrara in relazione alla perdurante siccità. “Dobbiamo iniziare – afferma in una nota – a non sprecare l’acqua quando ci laviamo. Considerando i modelli climatici futuri, problemi di tale portata per il Centro Italia non dovrebbero esserci perche’ eventi come quello del Lago di Bracciano“, dove il livello dell’acqua si e’ abbassato in maniera preoccupante e si e’ intervenuto con lo stop ai prelievi, “sono eccezionali. Evidentemente, pero’, si dovrebbe valutare la possibilita’ di costruire nuovi invasi montani“.
Al Nord, sottolinea Fazzini, “il problema e’ complessivamente meno preoccupante ma con la probabile ulteriore irregolarita’ delle precipitazioni (con un evidente aumento dei periodi siccitosi in estate ed il perentorio ritiro degli apparati glaciali) diverra’ anche qui preoccupante. Si dovranno poi combattere tutti gli allacciamenti abusivi dell’acqua in ambito agricolo ed industriale”. Secondo il docente delle Universita’ di Camerino e Ferrara, “ci dobbiamo abituare ad estati con ondate di calore intense e prolungate” e temperature “che oggi appaiono come eccezionali tra circa 20 anni rappresenteranno la normalita’, con un cambiamento radicale del nostro stile di vita“.
“I fenomeni che stiamo registrando – conclude – potrebbero essere molto preoccupanti perche’ le precipitazioni estive stanno divenendo piu’ rare ma piu’ intense ed irregolari, con conseguenze notevoli sul dissesto idrogeologico sulla catena alpina; alle quote piu’ elevate, il permafrost si sta sciogliendo sempre piu’ rapidamente”.