Terremoto, la scossa di Tagliacozzo si è verificata su una nuova faglia. L’INGV: “pochi dati per riuscire a individuarla”

  • Le linee rosse rappresentano i confini delle placche, i punti rossi sono i terremoti con magnitudo superiore a 5 verificatisi dal 1966, quelli gialli sono gli epicentri dei sismi del 2009 e del 2016. Le frecce indicano il movimento delle placche in rapporto all’Eurasia: quella dell’Adriatico ruota attorno al polo rappresentato dalla stella
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E’ avvenuto su una nuova faglia, diversa dalla struttura che si e’ attivata il 24 agosto 2016 e in una zona altamente sismica, il Terremoto di magnitudo 3,9 avvenuto ieri nell’Aquilano, a Scurcola Marsicana. Al momento non ci sono dati sufficienti per individuare la faglia che lo ha generato in quanto il sisma non ha praticamente avuto repliche, ad eccezione di quella di magnitudo 1,8 registrata a breve distanza dalla scossa principale. “La novità di questo sisma e’ soprattutto nel non avere alcuna relazione con la sequenza sismica del 24 agosto 2016“, ha osservato il sismologo Fabrizio Galandini, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Questo Terremoto non si colloca nella stessa zona e nemmeno in una zona adiacente“, ha osservato. “Si tratta perciò di una nuova faglia“, che si e’ attivata in una zona altamente sismica e ben nota agli esperti. “La Marsica occidentale – ha aggiunto – e’ una zona caratterizzata da faglie note e studiate da tempo“. Una di queste e’ la faglia del Fucino, responsabile del Terremoto di Avezzano, di magnitudo stimata 7,1, che nel 1915 provoco’ la distruzione della città e numerose vittime. Undici anni prima proprio la zona di Scurcola Marsicana era stata colpita da un Terremoto di magnitudo stimata 5,7 che aveva provocato danni anche a Magliano de’ Marsi e Rosciolo de’ Marsi.

In tempi più recenti la stessa area e’ stata scossa da terremoti confrontabili a quello avvenuto nella serata di ieri: il primo di magnitudo 3,8 del 9 gennaio 2011, seguito il 13 gennaio da una scossa di magnitudo 3,5. Difficile, al momento, poter dire di più su un terremoti come questo: “il punto di riferimento è solo un piccolo evento sismico e al momento – ha rilevato Galandiniè difficile attribuire un unico evento a una certa faglia: non e’ sufficiente per ricostruirne la geometria“. Oltre alla faglia del Fucino, un’altra faglia ben nota della Marsica e’ quella del Monte Velino-Magnola, ma al momento non ci sono elementi per stabilire un eventuale legame tra queste con il Terremoto del 10 settembre.

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