Cuba si è svegliata con i danni causati dai venti dell’uragano Irma, che ha effettuato il “landfall” sulla costa nord durante la notte ora locale. L’uragano si trova adesso nei pressi della provincia centrale di villa Clara, vicino alle località di Remedios e Caibarien, dove stamattina si registravano gravi danni, secondo quanto ha potuto verificare una squadra di Efe sul posto.
Circa un milione di cubani, su una popolazione totale di 11 milioni, hanno gia’ lasciato le proprie abitazioni: lo sottolinea la tv dell’Avana, dove in alcuni quartieri sono in corso evacuazioni anche stamani.
L’urgano ha toccato terra a Cuba alle 21 ora locale di venerdì, le 3 di stanotte in Italia, con venti superiori a 260 km/h a Cayo Romano, che si trova sulla costa nord della provincia centrale di Camagüey.
È il primo uragano di 5ª (declassato nelle ultime ore a 4ª) a toccare terra cubana dal 1932: all’Avana, dove gli effetti di Irma saranno meno intensi, si attendono nel pomeriggio locale inondazioni costiere lungo il famoso Malecon, il lungomare, che potrebbero avanzare fino a 200 e 500 metri sulla terraferma.
Alle 8 ora locale, le 14 in Italia, l’occhio di Irma si trovava 135 kma est della località cubana di Caibarien e 440 chilometri a sud-sudest di Miami, e avanzava a una velocità di 19 km/h in direzione ovest. Secondo l’ultimo bollettino del National Hurricane Center (NHC) statunitense, Irma potrebbe fare rotta verso nordovest alla fine di oggi, sabato. L’occhio dell’uragano arriverebbe alle Keys della Florida domani mattina e poi verso la costa sudovest della Florida domenica pomeriggio.
Irma, l’uragano più potente mai registrato nell’Atlantico, ha lasciato dietro di sé una scia di danni e vittime passando per le Piccole Antille, nonché Portorico e Isole Vergni, e ha distrutto l’isola di Barbuda e la parte francese dell’isola caraibica di St. Martin.