Capita spesso ultimamente di sentire dalle cronache di ragni esotici che arrivano da noi con le merci. Famosi ad esempio, anche per la velenosità, sono i ragni del genere Phoneutria, che sono stati segnalati con l’arrivo di banane dall’America Tropicale.
E’ un po’ quello che è successo martedì 29 Agosto presso la Allnex Italy di Romano d’Ezzelino dove ci sono stati dei momenti di “terrore”: un ragno, che hanno definito come sconosciuto, è uscito da dei sacchi arrivati via nave dalla Corea nel porto di Venezia.
Il ragno trovato è stato segnalato al museo Esapolis, grazie anche a uno dei laureandi in Biologia, Andrea Badaile, che ha svolto la sua tesi di laurea proprio su una specie di ragno che il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Padova sta studiando a Esapolis per le sue particolari capacità cognitive.
Il ragno coreano si trova ora “al sicuro” e “visibile al pubblico” proprio a Esapolis, dove, in prima analisi, è stato classificato dagli esperti del museo come Steatoda grossa: un ragno parente e molto simile alla vedova nera, ma meno velenoso, anche se possiede un veleno neurotossico molto simile. Si tratta di una specie cosmopolita, si trova cioè un po’ dappertutto nelle aree temperate del pianeta, nonostante la sua provenienza dalla Corea evochi scenari spesso inquietanti.
Recentemente sempre a Esapolis è stato consegnato e affidato dal veterinario dell’Azienda ULSS 2 della Marca Trevigiana un altro grosso ragno, dalle forme molto intimidatorie. Si trattava di un ragno molto simile e parente strettissimo di una specie australiana classificata tra i ragni più velenosi del pianeta, l’Atrax robustus. Per fortuna era il suo “cugino” Spagnolo, la Macrothele calpeiana (il nome deriva appunto dalla regione del sud della Spagna), che da qualche tempo arriva ogni tanto anche da noi, si pensa trasportato con le piante dai vivai. Per fortuna in quanto, malgrado le apparenze e le potenti zanne (cheliceri) del veleno, è molto meno velenoso del suo cugino australiano.
E questi sono solo alcuni dei casi più eclatanti: sono infatti sempre di più le persone che si rivolgono a Esapolis per avere informazioni su insetti, su specie particolari che non hanno mai osservato e soprattutto su parassiti, o supposti tali, che possono affliggerli. Per questo sul sito del museo nel portale www.micromegamondo.com si trova anche la rubrica l’”Entomologo Risponde”. Non solo, per il 2018 Esapolis sta allestendo un grande progetto, grazie anche ad un contributo regionale POR FESR Veneto 2014-2020, azione 3.1.1subC, per parlare, con modernissime tecnologie e laboratori per il pubblico e le scuole, del mondo dei parassiti e artropodi pericolosi per l’uomo e per gli animali domestici. Questo anche perché, come si è visto per i ragni, ci sono specie che vengono trasportate con le merci e molti di noi viaggiano in altri continenti. Il nuovo progetto si chiamerà “Parassitopolis” e sarà un percorso che vedrà coinvolti i Giovani Naturalisti di Esapolis, vari esperti e diversi dipartimenti universitari, oltre a coinvolgere anche chi si occupa di disinfestazione.