AIDS, esperti: superare la disparità di accesso a cure e prevenzione dell’HIV in Europa

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Secondo i più recenti dati sul continuum of care, che l’European Centre for Disease prevention and Control (Ecdc) sta monitorando in Europa e in Asia Centrale, 1,2 milioni di persone vivono con l’Hiv, e solo il 75% ha ricevuto una diagnosi. Tra i casi diagnosticati, circa 1 su 4 non sta ricevendo alcun trattamento. E sebbene il trattamento per l’Hiv sia efficace, 2 persone su 5 con Hiv non hanno raggiunto la soppressione virale. Questo significa che una percentuale significativa di persone in quest’area non beneficia dei trattamenti altamente efficaci per l’Hiv, e che la trasmissione del virus continua, soprattutto tra le popolazioni chiave“: lo ha dichiarato Teymur Noori, esperto di Hiv dell’Ecdc nell’ultima giornata della 16ª European Aids Conference a Milano. “Osservando i dati, notiamo come i diversi Paesi applichino i vari strumenti di prevenzione e trattamento in modo molto differente, dalla diagnosi in poi. Il risultato è che la prevenzione e l’incidenza dell’Hiv nella regione europea variano ampiamente: questa disomogeneità rappresenta la vera sfida per la futura risposta globale europea all’Hiv“, ha sottolineato  Anastasia Pharris (Ecdc). Per ridurre il numero delle nuove infezioni, aggiunge, “l’Europa deve concentrare tutti i suoi sforzi in tre aree principali: dare priorità ai programmi di prevenzione, facilitare la diffusione del test dell’Hiv e, naturalmente, agevolare l’accesso al trattamento per chi è stato diagnosticato“.

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