I cani affetti da patologia cardiovascolare e relativi segni clinici possono vivere meglio e più a lungo. Questi i risultati dello studio internazionale EPIC (Evaluation of Pimobendan In dogs with Cardiomegaly) condotto da Boehringer Ingelheim.
I risultati dello studio indicano che pimobendan può ritardare la comparsa dei segni clinici di Degenerazione Mixomatosa della Valvola Mitralica (MMVD) di 15 mesi (valore mediano), migliorando in modo significativo la qualità di vita dei cani interessati. Condotto da cardiologi veterinari indipendenti presso 36 centri specialistici di 11 Paesi, lo studio EPIC è il maggior studio cardiologico veterinario che sia mai stato condotto su cani domestici.
In fase pre-clinica la malattia non dà segni manifesti, ma è attiva in modo latente e progredisce irreversibilmente. I risultati ottenuti dimostrano che individuare e trattare gli animali con degenerazione mixomatosa della mitrale in fase pre-clinica, prima che i sintomi siano evidenti, migliora decisamente la diagnosi e la gestione della malattia, con benefici senza precedenti per gli animali che sono colpiti da questa patologia, la più comune malattia cardiaca canina, oltre che per i loro padroni.
I principali risultati rivelano:
- Un allungamento del 60% del tempo di permanenza nello stadio pre-clinico (Stadio B2 ACVIM) della cardiopatia*
- Un allungamento di 15 mesi del tempo che intercorre sino all’endpoint primario composito rispetto ai cani che hanno ricevuto placebo*
- Ciò equivale a un aumento del 10% della vita senza segni di insufficienza cardiaca congestizia, ovvero senza mortalità correlata a patologia cardiaca+
Il Dottor Joachim Hasenmaier, Membro del Consiglio d’Amministrazione di Boehringer Ingelheim e Responsabile dell’Unità di Business Salute Animale, ha così commentato: “È eccezionalmente raro che un prodotto veterinario offra benefici così evidenti per la vita dei cani e per i loro padroni. Questo studio quinquennale dimostra non solo la reale possibilità di miglioramento della qualità di vita, ma anche l’allungamento dell’aspettativa della vita stessa. Siamo molto orgogliosi di questo studio, che dimostra il nostro incessante impegno nelle terapie preventive”.
Caratterizzata da soffio cardiaco, la degenerazione mixomatosa della valvola mitralica è la forma prevalente di patologia cardiaca canina a livello mondiale, con un’incidenza del 7,5% dei cani e, in modo significativamente maggiore, in quelli di taglia più piccola. Solitamente ci vogliono diversi anni prima che la patologia mostri segni evidenti e, in questo periodo di latenza, la malattia progredisce.
Il Professor Jens Häggström, dell’Università svedese di Scienze Agricole di Uppsala e principale sperimentatore dello studio EPIC ha dichiarato che: “Le conclusioni di questo studio trasformeranno il nostro approccio nell’affrontare il soffio cardiaco. I veterinari non dovranno più aspettare e osservare l’evoluzione della patologia, quando si troveranno di fronte a casi di sospetta cardiopatia ma, per la prima volta, saranno in grado di combattere precocemente la degenerazione mixomatosa della mitrale, migliorando la qualità di vita del cane, ritardando l’insorgenza dei segni clinici quali tosse, difficoltà respiratorie e difficoltà nell’esercizio fisico”.
Pimobendan è un farmaco già approvato in tutti i principali mercati veterinari, ed è il più venduto al mondo come terapia per l’insufficienza cardiaca congestizia canina. È l’unica terapia raccomandata per la fase preclinica delle cardiopatie nel documento di consenso sulla gestione delle cardiopatie dell’American College of Veterinary Internal Medicine (ACVIM) (presentato al Congresso ACVIM 2017 di Washington). La relativa estensione di indicazione è stata raccomandata dallo Stato Membro di Riferimento per il riconoscimento nei vari Paesi europei a luglio 2017. I Paesi europei che la hanno approvata a livello nazionale comprendono Germania, Spagna, Portogallo, Italia, Regno Unito, Francia e Danimarca.
Questa nuova indicazione è stata approvata anche in Paesi extra-UE tra cui Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica.
* L’endpoint primario composito è stato definito come insorgenza di insufficienza cardiaca congestizia sinistra, mortalità correlata a cause cardiache o eutanasia; la probabilità di questo esito è stata significativamente inferiore nei cani nel gruppo in terapia con pimobendan. Il tempo mediano intercorso sino all’insorgenza di tale esito composito è stato di 1228 giorni nel gruppo pimobendan contro 766 giorni nel gruppo a placebo (P=0,0038).
+ È stato calcolato un aumento del 10% del tempo di vita senza insufficienza cardiaca congestizia sulla base di una stima di vita di 12,5 anni per tutti i cani di piccola e media taglia. Quindici mesi sono 1,25 anni, ovvero il 10% di 12,5 anni.