I cieli d’Italia sono stati solcati da due luminosissimi bolidi: i passaggi sono stati registrati alle 00:45 del 24 ottobre e alle 02:00 del 25 ottobre dalle telecamere della Rete italiana per la sorveglianza di meteore (rete Prisma).
Il progetto nazionale Prisma, ideato dall’istituto nazionale di astrofisica, ha preso il via a settembre dello scorso anno: l’obiettivo del progetto, collegato alla rete francese Fripon, è quello di monitorare il cielo alla ricerca del passaggio di meteoriti. Il progetto prevede la realizzazione di una rete italiana di camere all-sky per l’osservazione di meteore brillanti, fireball e bolidi, ed ha lo scopo di determinare l’area di eventuale caduta dei frammenti per poter così procedere al recupero per studiarli.
La traccia del passaggio dei due bolidi, meteore particolarmente luminose capaci di produrre frammenti, è stata registrata per il primo evento da 11 telecamere su 18, per il secondo da 13 su 18: entrambi i passaggi sono stati ripresi anche dalla telecamera di Genova.
Da una prima analisi dei dati sulla traiettoria del bolide del 24 ottobre, la zona maggiormente interessata al passaggio sarebbe quella dell’Appennino Tosco-Emiliano.
I ricercatori di Prisma sottolineano che “si puo’ presumere che siano le polveri lasciate in orbita dalla cometa Halley. In questo momento la terra e’ in una nuvola di polveri lasciata proprio dalla cometa“.
Un bolide è comunemente inteso un corpo proveniente dallo spazio e che precipitando in atmosfera, si presenta come una palla di fuoco seguita da una scia luminosa.
Di norma il bolide è un meteorite, cioè un frammento di roccia generalmente originario di una cometa o un asteroide che, trovandosi a passare in prossimità della Terra, viene attratto dal campo gravitazionale del nostro pianeta, precipitando quindi verso il suolo.
Il bolide, entrando in atmosfera si incendia a causa dell’attrito e si consuma per evaporazione man mano che procede verso terra. Se la sua massa è sufficientemente grande, riesce invece ad arrivare al suolo.
I bolidi possono avere colori diversi, che possono dipendere anche dalla loro composizione, ma che sono essenzialmente correlati alla temperatura raggiunta. A colori verso il violetto (bianco o e blu) corrispondono energie più alte e temperature più elevate, mentre a colori sul giallo e rosso corrispondono temperature più basse e livelli energetici inferiori (per approfondire la corrispondenza colore-temperatura si rimanda a questo articolo).
Bisogna dire che come un bolide apparirebbe anche un qualsiasi frammento di satellite artificiale che precipitasse in atmosfera. Pertanto, in termini scientifici si preferisce parlare di meteore e di meteoriti. Le meteore sono piccolissimi frammenti di vari corpi celesti disseminati nello spazio che diventano visibili quando la Terra li incontra nel corso della sua orbita attorno al Sole, producendo il fenomeno noto come “stelle cadenti”. Il fenomeno può verificarsi casualmente e senza preavviso, essendo generato da meteore sporadiche non classificabili in alcun modo. Ma alcune “stelle cadenti” sono meteore prodotte dalla disintegrazione di antiche comete e si manifestano periodicamente quando la Terra interseca l’orbita della cometa originaria, cioè una volta l’anno. Raggruppate, per tradizione, in sciami, sono denominate con il nome della costellazione dalla quale sembrano “provenire” quando diventano visibili, come le Perseidi e le Orionidi.
I meteoriti sono invece dei frammenti di corpi celesti più grandi, dalla massa sufficientemente grande da riuscire a non evaporare del tutto durante il percorso nell’atmosfera e a giungere quindi fino a terra, accompagnati da una esplosione e producendo un cratere le cui dimensioni dipendono dalla loro massa e dalla loro velocità all’impatto.