La cicoria, nota scientificamente come Cichorium intybus, è una pianta erbacea spontanea e perenne, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, in grado di raggiungere un’altezza massima di 1,5 metri e minima di 20 cm. Tante sono le sue proprietà benefiche: depurativa, favorisce la motilità intestinale, facilita la digestione, stimola l’appetito, diminuisce il colesterolo cattivo, tra le cause di ipertensione e aterosclerosi. Diuretica e disintosicante, oltre che antinfiammatoria (non a caso è consigliata nei dolori provocati dall’artrite), è ipocalorica (contiene solo 23 calorie per 100 grammi), contrasta la stitichezza, ha proprietà sedative, rappresentando un ottimo rimedio naturale contro stress e ansia. L’acido cicorico, contenuto nel caffè di cicoria, inoltre, esercita un’azione antibatterica, preservando la salute orale.
Pianta utile per trattare le irritazioni cutanee, i foruncoli e l’acne, la cicoria è conosciuta sin dall’antichità, venendo citata persino nel Papiro Ebers o negli scritti di Plinio il Vecchio. Essa favorisce e stimola la secrezione biliare, la secrezione dei succhi gastrici e, conseguentemente, il transito intestinale, cura dispepsie biliari, stitichezza cronica, colon irritabile, flatulenze e meteorismo. Ma non è tutto.
La cicoria, infatti, diminuisce la frequenza cardiaca, rallenta il decorso del diabete, è indicata contro anemia, emicrania, stanchezza e febbre. Ingrediente principale di tisane, decotti, tintura madre, oltre che del celebre caffè, in cucina si può gustare bollita e condita a crudo o passata in padella con olio e aglio, oltre ad essere un ottimo ingrediente di base per la preparazione di molte ricette tra cui polpette, minestre, zuppe, torte salate. Imperdibile il purè di fave con cicorie.