Cresce del 7% il numero di imprese agricole ed alimentari condotte da giovani under 35: lo rileva Coldiretti sulla base dei dati Unioncamere relativi ai primi sei mesi del 2017 che evidenziano la forte attrattività del settore per le nuove generazioni. I giovani – sottolinea la Coldiretti – prima e meglio di altri, hanno capito che l’Italia per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina. Sulle 812.834 le imprese agroalimentari totali presenti in Italia sono poco meno di 57mila – precisa la Coldiretti – le imprese agricole e dell’industria alimentare guidate da under 35 a fine giugno 2017. E tra queste – continua la Coldiretti – particolarmente rilevante è la presenza di under 35 nel mezzogiorno dove hanno trovato opportunità di occupazione alla guida di imprese agroalimentari più di 30mila giovani che hanno valorizzato le risorse del territorio per esprimere la propria creatività. L’Italia è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura hanno di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70 per cento delle imprese under 35 che opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Il risultato è che – conclude la Coldiretti – le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più.