Nuove immagini dell’ottavo flyby su Giove per la sonda JUNO (Jupiter Near-polar Orbiter).
Domenica 1 settembre 2017 alle 18:14 EDT (00:15 ora italiana), la camera ad alta risoluzione JunoCam, posizionata a bordo della sonda ha immortalato il gigante gassoso e le sue due lune più grandi, Io ed Europa, quando si trovava a 27.516 chilometri di distanza dalle nubi vorticose di Giove.
Come previsto dal team Juno, e dal suo proficuo progetto di citizen science le immagini grezze del flyby sono state rielaborate dai cittadini-scienziati – appassionati volontari sparsi su tutto il globo. La partecipazione del pubblico nella ricerca scientifica – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – ha già permesso di realizzare spettacolari ritratti ad alta definizione del gigante gassoso. Chiunque può contribuire al progetto stando comodamente seduto davanti al proprio computer di casa.
Nel nuovo scatto d’autore – rielaborato dal cittadino-scienziato Roman Tkachenko – è possibile scorgere accanto al gigante gassoso la sua luna Io, osservata dalla sonda ad un’altitudine di 481.000 chilometri con una risoluzione di 324 chilometri per pixel. Più a sinistra troviamo Europa visibile ad un’altitudine di 730.000 chilometri con una risoluzione di 495 chilometri per pixel.
A bordo della sonda otto strumenti, tra cui i due esperimenti italiani realizzati con il supporto e il coordinamento dell’ASI.
Si tratta della camera a infrarossi con spettrometro JIRAM (Jovian InfraRed Auroral Mapper), uno strumento chiave di JUNO, realizzata da Leonardo-Finmeccanica sotto la guida scientifica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), e dell’esperimento di radioscienza KaT (Ka-band Translator/Transponder), realizzato da Thales Alenia Space, sotto la responsabilità scientifica della Sapienza Università di Roma.
Il primo studierà la dinamica e la chimica delle aurore gioviane nel vicino infrarosso, il secondo invece analizzerà la struttura interna del pianeta, con l’obiettivo di mappare il campo di gravità di Giove.
Lanciata il 5 agosto 2011 da Cape Canaveral e giunta nell’orbita di Giove il 4 luglio dello scorso anno (in Italia era il 5) – Juno ha il compito di studiare l’origine, l’evoluzione e la struttura interna del pianeta, la magnetosfera polare, l’origine del campo magnetico, l’abbondanza di acqua, la caratterizzazione dei venti nella bassa atmosfera e le quantità di ossigeno e azoto.