Incendi: interventi di riqualificazione e rigenerazione ambientale, ecco i consigli dell’esperto geoambientale

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Quali consigli di riqualificazione e rigenerazione ambientale immediata di scarpate percorse da incendi? Lo abbiamo chiesto all’Esperto Geoambientale  arch. Giuseppe Aveni che nel corso dell’ultimo decennio si è interessato attivamente a questo fenomeno. Lo stesso infatti, attraverso studi e progetti ha sempre trovato e suggerito soluzioni ecocompatibili per arginare questi  fenomeni estremi, anche attraverso diversi pubblicazioni scientifiche che sono diventati veri e propri manuali del fare.

Infatti in questi ultimi tempi è scoppiata preoccupazione ed anche  paura per l’arrivo dell’inverno e delle prossime piogge temporalesche da parecchi cittadini che chiedono quali interventi immediati possono effettuarsi sul territorio a cominciare dalle zone adiacenti case e palazzine che questa estate hanno visto gli incendi lambire gli spazi verdi d’isolamento dei condomini sulle colline delle città.

Qui di seguito alcuni esempi pratici da eseguire con immediatezza possono riguardare i terreni adiacenti le abitazioni con interventi di ingegneria naturalista a bassissimo impatto ambientale con utilizzo di materiali ecocompatibili che si possono trovare  facilmente sul mercato. Il periodo è anche quello giusto se si considera che le prime piogge hanno ammorbidito i terreni aridi e oggetto di incendi e pertanto i lavori possono essere più rapidi. Inoltre è questo il periodo per mettere a dimora piante autoctone mediterranee per un futuro buon attecchimento delle stesse.

L’idea della redazione e pubblicazione di questi libri, nel corso degli anni, nasce dall’esigenza di portare a conoscenza dei cittadini attraverso studi e ricerche, alcune delle quali datate,  gli effetti che  alcuni fenomeni estremi hanno prodotto nel corso degli anni e di recente sul territorio in esame.

L’Italia, ed in particolare la Sicilia, posizionata al centro del Mediterraneo per sua collocazione geografica, ben si presta ad assumere il compito di “Modello Strategico Ambientale” per tutto quello che può essere realizzato e diventare prototipo da migliorare e sviluppare per il bene comune.

I  libri, attraverso gli studi effettuati dagli esperti di ciascun settore, vogliono affronta tutte quelle che sono le tematiche e problematiche connesse all’ambiente, al territorio e  alla sua salvaguardia, proponendo attraverso puntuali analisi e monitoraggi, idee e proposte mirate alla  prevenzione dei rischi naturali ed antropici.

Partendo dall’analisi del territorio e dei cambiamenti climatici a cui è sottoposto,  eseguendo  opportuni monitoraggi, prima e dopo gli eventi calamitosi, ed in considerazione di quelli che sono stati gli eventi meteorologici estremi, si  cerca di intuirne le cause e concause che hanno innescato tali fenomeni e nell’ambito dell’ampio dibattito scientifico, vedere ove possibile, tutte le soluzioni  per diminuirne almeno in parte i rischi.

La salvaguardia dell’habitat naturale protetto che con il suo ecosistema necessità di una attenzione particolare anche verso la flora e la fauna, termometro naturale, che interessa  l’area presa in esame ed in parte censita come zona SIC e ZPS, diventa laboratorio naturale di ricerca per la salvaguardia dell’ecosistema e della sua biodiversità.

L’analisi ambientale può costituire un modello di facile trasferibilità in contesti territoriali più o meno affini per costituire successivamente una rete (Master Plan comprensoriale). La centralità dell’utilizzo di una metodologia di rete, fa sì che siano valorizzate le risorse locali che da tempo si impegnano sulle tematiche in questione e al contempo si sviluppino delle sinergie atte a sostenere nuove sfide e nuovi obiettivi.

Particolare importanza assume infine la proposta di Masterplan Provinciale concepito come strumento di pianificazione territoriale pensato per area vasta e comprensori nonché finalizzato a quella progettazione coesa e condivisa tra Regione, Comuni ed Enti Pubblici.

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